scritto da Pasquale Petrillo - 19 Ottobre 2022 09:27

Il complicato rapporto della Meloni con Berlusconi, l’amico di Putin

Il complicato rapporto della Meloni con Berlusconi, il primo amico di Putin

foto tratta da profilo Fb

Nel centrodestra a guida Meloni pronosticavo che Matteo Salvini sarebbe stato un elemento di disturbo. Una spina nel fianco del futuro governo. Quello cioè che avrebbe provocato non pochi contrasti e tensioni. Mi sbagliavo. Almeno finora.

In questo senso, purtroppo, la parte del leone la sta facendo Silvio Berlusconi. In tutta onestà, una delusione. Non tanto sulla legittimità delle sue richieste e delle posizioni assunte, quanto sulle modalità. Più ancora sulla mancanza di senso delle istituzioni.

Nessuna nega a Berlusconi il ruolo di fondatore dell’attuale centrodestra. Peccato però che non si rassegni al fatto che i rapporti di forza sono cambiati. E di questo deve prendere atto prima che commetta altre sciocchezze. Non riesce ancora a capacitarsi che quella ragazzina che è stata dieci e passa anni fa un ministro del suo governo, ora sia a pieno titolo e merito la leader del primo partito italiano. Se ne faccia una ragione, il leader del centrodestra è Giorgia Meloni. E’ lei che ora dà le carte. Lo ha deciso il popolo. Punto.

E’ triste vedere un anziano leader di partito qual è Berlusconi agitarsi come un leone in gabbia nel tentativo di mettere i bastoni tra le ruote alla Meloni. E’ deprimente e scandaloso un simile spettacolo quando il nostro Paese è alle prese con un’inflazione aggressiva e con una crisi energetica che sta mettendo in ginocchio il nostro tessuto produttivo. E’ offensivo, e forse indecente, vedere simili balletti mentre le famiglie italiane sono preoccupate per gli sviluppi e le ricadute in casa nostra della guerra in Ucraina oltre a come riempire il carrello della spesa.

E’ preoccupante, poi, sentire Berlusconi che parla di Putin come il primo dei suoi cinque veri amici. Tanto da mandargli in regalo 20 bottiglie di vodka per il suo recente compleanno. E’ lo stesso Putin che ha invaso l’Ucraina, bombarda e fa strage di civili, si annette territori e minaccia l’uso della bomba atomica. Inutile aggiungere altro. C’è solo da chiedersi: Berlusconi ha perso il senno o lo fa scientemente per mettere in difficoltà la Meloni e il suo futuro governo?

E’ a dir poco inopportuno e sconveniente, poi, che Berlusconi come ha fatto ieri “assegni” ad uomini del suo partito i ministeri del futuro governo Meloni. E’ una scorrettezza istituzionale senza limiti. La Meloni, infatti, non ha ricevuto ancora nessun mandato a formare il nuovo governo. E fino a prova contraria è il presidente della Repubblica a nominare i ministri su proposta del presidente del Consiglio dei Ministri, che di sicuro non sarà Berlusconi. Questi annunci del leader azzurro sono inaccettabili e fuori dalla grazia di Dio. Rispondono ad un solo obiettivo: screditare, delegittimare la Meloni. Nel tentativo alquanto maldestro e bislacco di indebolirne la leadership. In questo caso, con linguaggio forbito, si parla di sgrammaticatura istituzionale. Molto più prosaicamente potremmo parlare di indecenza. Politica e istituzionale, ovviamente.

In conclusione, il cammino per Giorgia Meloni è davvero assai difficile e pieno di spine. E appare ora quanto mai complicato il rapporto con Berlusconi. La situazione internazionale e del nostro Paese è così complessa e delicata che impone la nascita di un governo coeso oltre che capace.

Alla Meloni non resta altro che esercitare fino in fondo le sue prerogative quando riceverà l’incarico di formare il nuovo governo. Non ha scelta, deve decidere per il meglio senza farsi condizionare da chi vuole giocare al rialzo. Chiunque esso sia. Ora tocca a lei e deve dare il meglio di sé. Il Paese sarà con lei. Anche chi non l’ha votata e forse mai la voterà.

D’altro canto, se la barca affonda, c’è per tutti il rischio di affogare.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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