scritto da Luigi Gravagnuolo - 27 Novembre 2019 10:28

Il candidato Murolo

Con riferimento alle prossime amministrative a Cava de’ Tirreni i lettori più affezionati ricorderanno – spero – la mia nota di due settimane fa, titolata “Fuori il civico (se c’è)”. Menzionavo in quella nota vari nomi, di cui si vocifera in città, chiedendomi se tra di loro uno avrebbe sposato con convinzione la causa civica, uscendo allo scoperto. Tra quei nomi, quello dell’avv. Marcello Murolo. E la settimana scorsa, segnatamente giovedì 21, l’avvocato ha fatto outing, scendendo ufficialmente in campo come civico.

Non giriamoci attorno, a me fa piacere. Non sto dicendo che lo sosterrò, non sto facendo endorsement  per Murolo. Dico solo che – dopo dieci e più anni che mi batto perché sul piano locale i cittadini possano scegliere, oltre che tra le tradizionali proposte di amministrazioni guidate dai partiti,  anche ed eventualmente per una credibile proposta civica – è per me una buona notizia, il fatto che un esponente della politica cavese sia uscito dalla trincea ed abbia annunciato che a Cava una proposta civica certamente sarà in campo e che lui la rappresenterà come candidato sindaco.

L’associazione che lo sostiene si chiama Siamo Cavesi. Di essa finora si conoscono i nomi di solo pochi esponenti. Tra questi quello di maggior spicco è quello del medico dr Raffaele Giordano, co-fondatore dell’associazione e di fatto suo coordinatore politico. L’impressione al momento è che un pezzo significativo di classe dirigente della città stia guardando con interesse a questa proposta.

Sono stato alla conferenza stampa di presentazione di giovedì scorso ed ho trovato il candidato molto motivato, pacato nei toni e determinato nella sua scelta. Di lui, fino a pochi giorni fa, si parlava come del candidato della Lega di Salvini, proposto come tale al tavolo del centro destra. La Lega  però alla conferenza stampa non c’era. Una giornalista gliel’ha chiesto. “Come mai la Lega non è qui? La sosterrà in questa battaglia?” Ecco la risposta: “Gli amici della Lega ritengono utile continuare a confrontarsi con l’insieme del centro destra. Se al termine di questi confronti vorranno sostenere il nostro progetto, ben vengano; ragioneremo dei contenuti del progetto e, se ne accetteranno l’orizzonte civico, ci uniremo. Se però faranno altre scelte, o se volessero imporci logiche partitiche estrinseche all’interesse della città, io andrò comunque avanti con Siamo Cavesi, associazione civica  a trecentosessanta  gradi”. Ineccepibile.

Sui contenuti della ‘promessa elettorale’ – ‘se voterete per noi faremo questo e non quest’altro’Murolo non ha offerto particolari approfondimenti, salvo alcune stoccate all’attuale amministrazione della città, peraltro scontate visto che si propone come un’alternativa ad essa.

Fin qui il candidato mi è parso convinto ed anche convincente. Meno lo è stato quando ha lanciato uno slogan un po’ ritrito: nuove idee, nuovi metodi, nuove persone. Al tavolo era affiancato da un lato dal dr. Giordano di cui sopra, e ci sta; dall’altro da un navigato bucaniere della politica cavese, viandante tra tutti i partiti e tutti gli schieramenti che si sono affacciati sulla scena dagli anni settanta ad oggi. Non proprio un homo novus.

Ovviamente una valutazione di merito potrà essere data solo dopo che saranno stati resi pubblici i programmi e le persone coinvolte nel progetto e proposte per la guida della città. Fa piacere comunque che il civismo stia cominciando a trovare il coraggio indispensabile per le grandi sfide. Anche quelle difficili, come quella della prossima primavera, in cui si voterà contestualmente per il Comune e per la Regione. La scelta civica vorrebbe che Siamo Cavesi non si faccia coinvolgere nella contesa regionale. Lo farà? O sarà più forte il richiamo della foresta?

Staremo a vedere. Come seguiremo con attenzione cosa faranno gli altri, a cominciare dai partiti di centro destra, dalle cui file l’avv. Murolo proviene, per finire con le altre associazioni civiche presenti in città, e con il Pd ed il M5S. Ed il sindaco Servalli, che farà? Accetterà la sfida del civismo o le contrapporrà l’antica, sperimentata logica dei partiti?

Luigi Gravagnuolo, giornalista, scrittore, docente ed esperto di comunicazione. E' stato Sindaco di Cava de’ Tirreni dal 2006 al gennaio del 2010, quando si dimise per andare al voto con un anno di anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato.

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