Con i governi tecnici non eletti dal popolo in 42 mesi +302 miliardi di debito pubblico

L’ultimo governo Berlusconi, durato in carica 42 mesi dal maggio 2008 all’ottobre 2011, ha generato un aumento del debito di 261,665 miliardi (da 1.654,737 a 1.916,402 miliardi), pari a 6,230 miliardi di aumento medio mensile.
Tale incremento ha prodotto per i cittadini italiani un aumento del carico pro capite pari a + 4.390 euro. Con Berlusconi, il debito pro capite a fine mandato era pari a 32.154 euro.
Il governo Monti, in carica dal novembre 2011, conclude il suo mandato a fine aprile 2013. La sua azione ha generato un aumento di 128,904 miliardi in 17 mesi, da fine novembre 2011 (1.912,389 miliardi) ad aprile 2013-(2.041,293 miliardi), pari a circa 7,5 miliardi di aumento medio mensile, il peggior risultato rispetto a tutti i governi che l’hanno preceduto dal 1996.
L’incremento del debito per 128,904 miliardi di euro generato dal governo Monti ha prodotto per i cittadini italiani (59,6 milioni) un aumento del carico pro capite pari a +2.163 euro. Il debito a carico di ciascun cittadino italiano era pari a 34.250 euro.
Il governo Letta, partito a fine aprile 2013 con un debito di 2.041,293 miliardi di euro, conclude il suo governo, a fine febbraio 2014, con un debito pubblico salito a 2.107,157, con un aumento in 10 mesi di oltre 48 miliardi, e un maggior carico pro capite per i cittadini di 1.105 euro imputabile alla sua politica.
Il debito a carico di ciascun cittadino italiano a fine ottobre era pari a 35.354 euro.
Il governo Renzi, partito a fine febbraio 2014 con un debito di 2.107 miliardi di euro, lo ha portato in 15 mesi a 2.218 miliardi, con un aumento di 111 miliardi, e un maggior carico per i cittadini di 1.862 euro ciascuno. Il debito sulle spalle di ciascun cittadino italiano a fine aprile 2015 è pari a 37.214 euro.
I cosiddetti governi tecnici non eletti dal popolo hanno aumentato il debito pubblico in 42 mesi dal novembre 2011 (1.916 mld) a maggio 2015 (2.218 mld) di + 302 miliardi, ad un ritmo di 7,192 mld al mese.
I costi delle politiche di austerità a carico degli italiani hanno aumentato il debito pubblico, con 302 miliardi di euro dai governi tecnici pari a 5.067 euro di tassa occulta gravante su ogni cittadino, ipotecato il futuro di intere generazioni, aumentato pressione fiscale e disoccupazione, specie quella giovanile superiore al 41%, massacrato il ceto medio ed impoverito milioni di italiani. (fonte Federconsumatori – foto Angelo Tortorella)