Cesena. Al “Dino Manuzzi” di Cesena nonostante la distanza, la pioggia e il freddo circa duecento tifosi granata urlano la propria passione per la Salernitana; ormai non ci sono più aggettivi per descrivere l’amore sconfinato di una piazza che merita soddisfazioni maggiori, anche se la trasferta romagnola potrebbe passare alla storia.
La gara. Confermato il modulo che aveva destato ottima impressione contro l’Entella con le novità di Rossi e Odjer dal primo minuto in sostituzione di Franco e Pestrin. Il Cesena risponde col canonico 4-3-3 di mister Drago. Buona partenza della Salernitana, squadra compatta e corta a difesa della propria trequarti: al 6’ Coda di testa sugli sviluppi di azione da fermo non riesce ad impensierire il portiere. All’ 8’ tocca invece a Ciano testare i riflessi di Terracciano con una forte conclusione centrale.
Al 19’ il primo episodio che cambia la gara. Fallo di mano di Bagadur che non riesce a controllare Djuric e per l’arbitro Baracani è rigore. Nel dubbio il fischio è sempre contro la Salernitana. Il fallo c’era ma abbondantemente fuori area. Ciano calcia forte e centrale Terracciano smanaccia ma non riesce a respingere. Colombo è costretto ad uscire, rimpiazzato da Tuia, per infortunio. La Salernitana nell’immediato accusa il colpo. Poi pian piano abbozza una reazione che si concretizza al 28’. Nuovo episodio molto dubbio, stavolta a favore dei granata, con rigore e relativa espulsione di Caldara, per doppio giallo, e conseguente trasformazione di Coda. Questo si rivelerà il punto di svolta definitivo della gara.
Il primo tempo si chiude sul risultato di 1-1.
La ripresa comincia sotto il segno della Salernitana: al 3’ lo slalom speciale di Zito viene murato da una parata di piede di Gomis. Il Cesena però sembra non accusare l’inferiorità numerica. Al 17’ Kessie va vicino al vantaggio, il suo colpo di testa su cross di Sensi va fuori di poco. I padroni di casa forti di una grande organizzazione e di alcune individualità di categoria superiore continuano a macinare gioco e mettono gli ospiti spesso in difficoltà. Nalini intanto ritrova – a distanza di un anno – il terreno di gioco per uno spento Gatto. Pur non creando grosse occasioni il Cesena esercita una notevole pressione sulla retroguardia granata dove svettano le prestazioni di Bagadur e Rossi. In particolare il centrale croato di proprietà della Fiorentina conferma quanto di buono si dice di lui con chiusure puntuali e diagonali sempre precise. Quasi miracoloso un suo salvataggio su Kone che indirizza a colpo sicuro da pochi passi. Al 28′ l’ennesimo cross di Zito trova ancora una volta puntuale lo stacco di Coda, ma la mira dell’attaccante granata è da rivedere.
Il cambio di Donnarumma per Zito col passaggio al 3-4-3 dà coraggio alla Salernitana che prova a rispondere ad un Cesena mai domo costretto a capitolare sull’ultima palla giocabile. Donnarumma si procura fallo sulla trequarti, la punizione battuta da Nalini pesca sul primo palo Bagadur, che si fa beffe di Djuric, e insacca per il 2-1 esterno che getta nello sconforto gli uomini di Drago e fa impazzire i granata. Nemmeno il tempo di riprendere il gioco e il discusso Baracani manda tutti sotto la doccia.
La nota. Dal 20 febbraio 2010 la Salernitana non vinceva in trasferta in serie B, nell’occasione a Torino, ma non è il caso di fare amarcord, questa vittoria a lungo inseguita, alquanto sofferta è arrivata nel giorno meno atteso al cospetto di un avversario di caratura decisamente superiore. Ciò testimonia quanto sia equilibrato e difficile il campionato cadetto, ma significa anche che ci sono ancora ottime possibilità di risalita. La squadra c’è, Menichini sembra aver finalmente trovato la quadratura del cerchio e se la dea bendata posa le sue attenzioni sui granata il traguardo salvezza potrebbe non essere un miraggio.
Sala stampa. “Abbiamo ottenuto una vittoria importantissima contro un grande avversario. – così Menichini ai microfoni Sky – Siamo stati bravi a crederci pur essendo andati sotto su un calcio di rigore che non c’era. Quell’episodio poteva tagliarci le gambe, invece abbiamo continuato a fare la nostra partita e portiamo a casa tre punti che rappresentano una vera e propria boccata d’ossigeno per la nostra classifica. Siamo contenti per il primo successo in trasferta che fa sicuramente morale, ma siamo già concentrati sul prossimo importantissimo impegno di sabato contro il Lanciano”. “In superiorità numerica” – ha continuato il mister – “forse potevamo far girare di più la palla. Purtroppo non ci siamo riusciti anche per merito del Cesena, che anche in dieci ci ha creato tanti problemi. Dopo la gara con l’Entella il morale era davvero a pezzi, ma i ragazzi sono stati bravi a ricompattarsi e a fare una prestazione importante come quella di stasera, che può rappresentare una svolta se riusciremo a vincere la fondamentale partita di sabato. Questo è un campionato molto equilibrato in cui può succedere di tutto. L’importante è rimanere attaccati al treno di chi ci precede in classifica, poi i conti si faranno alla fine”.
Il pensiero come confermato dal mister è già proiettato a sabato pomeriggio quando all’Arechi arriverà il Lanciano in quella che già è stata definita una finale salvezza. Di finali ce ne saranno altre dodici e la Salernitana per sperare in una salvezza complicata dovrà fare più punti possibili contro ogni avversario. In casa e in trasferta.