scritto da Pasquale Petrillo - 08 Febbraio 2020 12:50

Centrodestra cavese… Big Ben ha detto stop

foto Gaetano Gallo

Quest’oggi il nostro giornale ha pubblicato l’intervista all’avvocato Daniele Angrisani. Un ottimo professionista ed un valido esponente del centrodestra cavese, sebbene negli ultimi tempi per sua scelta un po’ ai margini della vita politica.

L’intervista è molto scorrevole ed immediata. Non ci sono fronzoli. Angrisani ha le idee chiare ed è convinto che il centrodestra si stia avviando verso un nuovo disastro politico ed elettorale nella nostra città. E, quasi a sorpresa, esce allo scoperto ponendo la sua candidatura a sindaco.

Su quest’ultimo punto, non si può dire molto se non che si tratta di un’aspirazione legittima da parte di una persona rispettabilissima e di un esponente politico che in ogni caso rappresenta una importante risorsa del suo schieramento. Ed appare assai evidente che, con questa mossa, sebbene assai tardiva, Angrisani punta a sparigliare le carte e a smuovere l’immobilismo dei partiti della coalizione di centrodestra.  Insomma, porre la sua candidatura come un’alternativa, come una via d’uscita all’empasse  in cui si trovano i partiti della coalizione.

Detto questo, sui ragionamenti esplicitati da Angrisani è difficile dargli torto, ma confesso che mi riesce difficile commentare le sue dichiarazioni, pur condividendole in buona parte.

Mi spiego.

Cominciamo con notare che forse, come annunciava l’indimenticabile Enzo Tortora a Portobello, «Big Ben ha detto stop». Ma davvero pensiamo che il centrodestra cavese abbia ancora del tempo a disposizione? La sensazione è che ormai non c’è più tempo per nulla, se non per intrupparsi al più presto dietro ad una candidatura unitaria, sia essa quella di Murolo, come ormai sembra quasi scontato, o di chiunque altro verrà deciso,  e poi lanciarsi senza paracadute in campagna elettorale. D’altro canto, vi immaginate voi un centrodestra che, finora ha perso tempo, all’improvviso si desta e in quattro e quattr’otto trovi la quadra se non per ritrovarsi almeno di facciata unito su Murolo? Tutto può essere, per carità, ma avere qualche serio dubbio in proposito è più che legittimo e soprattutto realistico.

Le primarie per scegliere il candidato sindaco? Potrebbe essere un‘idea, ma questo metodo non fa parte del dna del centrodestra. Bisogna ammettere che per il centrodestra le primarie sono un po’ come il bignè alla crema per un diabetico. Almeno fino a prova contraria. D’altra parte, se i dirigenti cittadini non sono riusciti nemmeno a darsi un metodo di lavoro condiviso, come possono d’emblée convenire rispetto alle primarie? Molto più realisticamente nell’individuare chi sarà il candidato sindaco saranno i livelli provinciali, a maggior ragione se non si riesce a trovare una soluzione in sede locale in maniera forte e decisa.

L’impressione è che in sede cittadina i giochi sono ormai sostanzialmente chiusi. Certo, la partita potrebbe riaprirsi ed essere giocata a livello provinciale, ma per questo è ancora troppo presto. In ogni caso, per come sono andate le cose, si intravedono più di un’incognita: come si ricompatterà il centrodestra? Ci sarà il tempo necessario? Quale sarà la risposta dell’elettorato cittadino?

Sia chiaro, il centrodestra cavese, per insipienza, miopia, personalismi e incapacità politica dei suoi dirigenti locali, si è ficcato in un tunnel dove non si vede la luce.

Oddio, Angrisani, come tanti altri, fa bene a non rassegnarsi a ciò che sembra ormai ineluttabile. E lo stesso si dica per Murolo, che ci crede e vuole giustamente arrivare fino in fondo. Certo, la politica è l’arte del possibile, ma a volte, chi è audace e tenace, riesce anche nelle imprese che sembravano impossibili.

Per il resto che dire? Angrisani, al netto di quello che si può non condividere appieno, esplicita argomentazioni sostanzialmente giuste. Tuttavia, l’età, o se preferite la vecchiaia, mi induce sempre più a pensare che nelle faccende politiche il giusto sia quasi sempre nemico del meglio. E il meglio, a sua volta, sia nemico dell’utile e finanche dell’opportuno e del possibile. Per questo, in passato da qualcuno sono stato tacciato di cinismo. Al contrario, ho sempre ritenuto che tutto, e non solo in politica, sia riconducibile ad un sano pragmatismo, ma più ancora ad un avveduto realismo, che non va equivocato con la rassegnazione o peggio con l’accomodamento.

Quel realismo che, per quel che si è visto finora, ha fatto difetto, insieme a molto altro, alla classe dirigente del centrodestra metelliano.

Non resta molto altro da aggiungere e al lettore chiediamo, con l’aiuto del Sommo Poeta, …e più non dimandare….

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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