Cava, tutti contro tutti nella vicenda Metellia-Consorzio rifiuti
Il passaggio del cantiere di Cava de’Tirreni del Consorzio di Bacino Salerno 1 al Comune è diventata molto più di una telenovela, piuttosto siamo a quelle un po’ squallide e persino volgarotte sceneggiate da comari dei bassi napoletani che si prendono a male parole e a pesci in faccia.
Da una parte il sindaco Galdi, che accusa Fabio Siani, commissario del Consorzio e portavoce cavese di Fratelli d’Italia, e Stefano Cicalese, dirigente del Consorzio e candidato a sindaco di Città Democratica, di osteggiare il passaggio dello stesso Consorzio alla Metellia causando così, a detta del sindaco, un mancato risparmio di un milione di euro, pari a circa il 10% in meno sulla bolletta per tutti i cittadini cavesi. Il motivo? Galdi ricorda che Siani e Cicalese rivestono due ruoli chiave in seno al Consorzio rifiuti ma che hanno anche un ruolo politico rilevante e, aggiungiamo noi, in netta contrapposizione con il sindaco. Insomma, molto chiaramente Galdi accusa i due di perseguire interessi di bottega e non quelli della città.
Il Commissario del Consorzio di Bacino Salerno 1 respinge le accuse di perseguire interessi politici e personali rivoltegli dal sindaco Marco Galdi. In una conferenza stampa, infatti, Fabio Siani ha ricordato puntualmente le varie fasi delle trattative e dei motivi che hanno finora determinato il mancato passaggio del cantiere di Cava de’ Tirreni alla Metellia Servizi. Da parte del Consorzio, ha evidenziato Siani, c’è tutta la disponibilità al passaggio del servizio, ma ha ancora una volta ribadito che il quadro normativo non è chiaro tant’è che è stata sempre ribadita la necessità di porre in essere, con i dovuti accorgimenti e precauzioni, un’operazione non da azzeccagarbugli bensì giuridicamente blindata, quindi inattaccabile in modo tale da scongiurare eventuali contenziosi o interventi sanzionatori da parte della magistratura.
“Respingo l’accusa di voler tutelare interessi personali e politici -ha dichiarato Fabio Siani- se avessi voluto strumentalizzare la vicenda non si sarei mai seduto al tavolo tecnico per definire il passaggio del cantiere”.
“Sul risparmio che si realizzerà con questo passaggio -ha poi proseguito- è indubbio che con un’unica società dovrebbe migliorare la qualità del servizio e conseguire dei risparmi, ma di sicuro, a meno che non si voglia credere nella Befana o in Babbo Natale, non è possibile avere un milione di euro di risparmi come afferma il sindaco Galdi. Se così fosse vorrebbe dire che dal 2008 stiamo rubando un milione di euro ai cittadini cavesi”.
“Le dichiarazioni che il Sindaco continua a fare, sulla riduzione del costo del servizio, non è una notizia vera -ha precisato Stefano Cicalese- passando integralmente alla Metella, uomini, mezzi e contratti attualmente in servizio presso il Consorzio non può esserci alcuna riduzione. L’unica cosa che il Comune può fare è una ottimizzazione delle attività della Metellia, ridistribuendo i propri dipendenti sui servizi ulteriori che la stessa svolge”.
“La riorganizzazione complessiva delle attività della Metellia, se ben fatta -ha proseguito Cicalese- porterà un beneficio che il Comune potrà utilizzare per ridurre i costi della raccolta rifiuti”.
“Il Sindaco -ha concluso Cicalese- metta da parte le logiche politiche ed accetti i consigli di un tecnico, anche se di parte avversa politicamente parlando, che mette al servizio della città e dei cittadini la propria esperienza, con l’unico obiettivo di ottenere risultati utili per la nostra collettività”.
Sulla questione, non poteva mancare il Pd che, in un nota congiunta del partito e del gruppo consiliare, diffusa nella giornata di ieri, ha ricordato come “l’integrazione in Metellia dei servizi svolti dal Consorzio Bacino SA 1 è stata proposta è votata in Consiglio Comunale dal Partito Democratico”.
“Alla base della scelta -continua la nota del Pd- la certezza che ogni intervento volto a semplificare e rendere più razionale il servizio di raccolta differenziata nella nostra città porti con se efficienza e risparmio sulle bollette dei cittadini”.
“Il blocco di questa operazione -lamenta il Pd- per l’opposizione della dirigenza del Consorzio, produce un danno alla nostra comunità. Particolarmente inquietante è il manifesto conflitto di interessi in capo alla dirigenza stessa del consorzio essendo Fabio Siani e Stefano Cicalese, contestualmente rappresentanti politici di rilievo”.
“Invitiamo pertanto i due citati autorevoli esponenti -conclude la nota – a far prevalere gli interessi della città rispetto a quelli personali e politici ed a rimuovere gli ostacoli posti alla operazione di integrazione”.
Insomma, la diatriba continua. In fondo, siamo in campagna elettorale e tutto fa brodo.