scritto da Pasquale Petrillo - 10 Ottobre 2020 10:40

Cava, non è il tempo della caccia alle streghe e dello sciacallaggio politico

foto di Gaetano Gallo

La vicenda giudiziaria che vede coinvolto pesantemente il sindaco di Eboli Massimo Cariello tocca, per ora in modo incidentale, anche la nostra città.

Nelle indagini, infatti, è coinvolto il dottore Francesco Sorrentino, dirigente del nostro Comune, su cui grava l’ipotesi accusatoria di aver commesso gravi reati in relazione ad un concorso per 10 unità di personale indetto dall’Amministrazione comunale metelliana.

E’ evidente che la situazione è delicata e non è da escludere che ci possano essere degli sviluppi investigativi. Non è escluso affatto che venga scoperchiato il classico vaso di Pandora e che, di conseguenza, possa esserci un effetto valanga.

Tuttavia, non si può essere garantisti a corrente alternata. Questo per dire che, finché la magistratura non lo sancirà con una sentenza, prevale comunque e sempre la presunzione d’innocenza degli accusati.

Insomma, ora è facile per qualcuno sputare sentenze sommarie e gettare fango a piene mani, ma il buon senso e la civiltà giuridica impongono moderazione, equilibrio, rispetto per la dignità delle persone e per la stessa magistratura, sia essa inquirente che giudicante, la quale è chiamata a fare il suo dovere fino in fondo.

Questo vale a maggior ragione per le forze politiche e, in particolare, per coloro che sono stati chiamati a governare la città sia dai banchi della maggioranza che dell’opposizione. In altre parole, a tutti è consigliato cautela, ma più ancora rifuggire dalle facili strumentalizzazione, dalle tentazioni di sciacallaggio, dalla fregola di alzare polveroni con l’immancabile ombra dei sospetti a tutto campo, dal lasciar intravedere malaffare ed intrighi dietro questo o quel provvedimento amministrativo.

Quello che proprio non abbiamo bisogno è la caccia alle streghe.

Prima di alzare affrettatamente l’indice inquisitorio, è preferibile seguire gli sviluppi della vicenda, valutare quale sarà la posizione e gli atti che porrà in essere l’attuale Amministrazione comunale e cosa verrà fuori dall’indagine. E in generale, quando si hanno notizie di reato, si va dai magistrati e non di sicuro diffondendo comunicati stampa o postando note sui social. Per farla breve, postulare teoremi criminosi è il peggiore servizio che si può rendere alla città.

Detto ciò, questa vicenda potrebbe avere, al contrario, anche un risvolto positivo, nel senso di favorire quanti si battono nella nostra città per un’amministrazione più trasparente ed accessibile. E’ un’occasione da cogliere, quindi, e da non sprecare con gli scontri di guerriglia politica.

In conclusione, l’auspicio è che il prossimo Consiglio comunale sia un luogo di confronto, dove affrontare le vere questioni che interessano i cittadini metelliani, fra le quali quella della lotta alla corruzione e all’illegalità, così come una totale trasparenza dell’attività amministrativa a Palazzo di Città così come alle società partecipate.

L’augurio, insomma, è che le opposizioni facciano fino in fondo la loro parte. Quello che, in fondo,  è mancato nella scorsa consiliatura in larga misura. Circostanza, quest’ultima, che ha fortemente contribuito ad appiattire verso il basso la qualità dell’azione politico-amministrativa e gestionale.

E i risultati usciti dalle urne alle ultime elezioni sono lo specchio di questa modesta se non proprio scadente realtà.

Per chiudere, ci sia consentita una citazione dello scrittore Nicola La Gioia, vincitore del Premio Strega qualche anno fa e nostro ospite e vincitore anche del Premio Com&Te: “Il moralista fa la morale agli altri e l’uomo morale la fa prima di tutto a stesso”.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

Una risposta a “Cava, non è il tempo della caccia alle streghe e dello sciacallaggio politico”

  1. 10.10.2020 – Da Nini Maiorino – Ben detto, caro Direttore, c’è chi è garantista a giorni alterni, quando è indagato qualcuno della sua parte politica è rigidamente garantista, quando tocca qualcuno dell’altra parte la sentenza non si aspetta, si condanna a prescindere. Pochezza di tanti personaggi.

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