Cava, maggioranza in crisi: Giuliano Galdo replica alle accuse di Bastolla
“Sono sempre stato un fedele alleato del Sindaco. Sin dal primo momento, quando, dopo la sconfitta alle primarie del 2014 acconsentii di buon grado a dargli il mio supporto e i miei voti per aiutarlo durante la scalata a Palazzo di Città”.
A parlare è Enrico Bastolla, da ieri ex assessore della giunta Servalli. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente per farci raccontare, a freddo, cosa sia accaduto e perché abbia preso questa decisione. Con tono pacato, ma energico e deciso ci ha detto che la decisione che ha preso gli è costata molta sofferenza. “Non è stato facile, mi è costato molto, sono estremamente dispiaciuto per essere dovuto arrivare a questo punto, ma la misura era colma, non si poteva andare più avanti”.
Ma cosa ha scatenato questa reazione a dare dimissioni che lui stesso ha definito immediate e irrevocabili?
“Ho già spiegato per sommi capi nel messaggio che ho diramato quali sono stata le motivazioni che mi hanno portato a compiere questo gesto. Ribadisco che sono di natura esclusivamente politica. Non si può giocare su due tavoli, come invece sta facendo l’UDC, che come un ballerino saltella sul filo dell’ambiguità. Alle elezioni politiche del prossimo 4 marzo sostiene la coalizione di centrodestra, mentre a livello locale governa con il centrosinistra. Questa ambiguità fa pensare che stia prendendo tempo per fare, probabilmente, il salto dall’altro lato dell’ostacolo il 5 marzo”.
Bastolla ha anche menzionato i tanti attestati di stima che gli sono giunti nella giornata di ieri. “Tutti i dirigenti comunali mi hanno telefonato per farmi presente il loro dispiacere. Segno questo”, ha sottolineato, “Che stavamo portando avanti un buon lavoro per la città”.
“Soprattutto”, ci ha rivelato l’ex assessore, “Sono rimasto molto rammaricato per l’atteggiamento distante e distaccato che ha costantemente tenuto il Sindaco nei miei riguardi. I rapporti, non per mia volontà, sono sempre stati ai minimi termini e questo non è il mio modo di concepire i legami professionali, politici e personali”.
Alla domanda se in futuro potranno esserci margini di cambiamento Bastolla non si è sbilanciato ed ha risposto con un serafico “non saprei”.
Ma la sua decisione ha scatenato un vero e proprio terremoto politico all’interno della maggioranza e parlare di crisi, forse, non è poi così azzardato.
Non si è fatta attendere molto la risposta alle sue accuse. Il consigliere Giuliano Galdo, che riveste anche il ruolo di capogruppo PD, essendo stato chiamato in causa da Bastolla nella sua epistola d’addio, ha ritenuto di dovergli rispondere allo stesso modo, utilizzando la piattaforma social di Facebook.
“Mi giunge voce che l’Assessore Enrico Bastolla abbia presentato le sue dimissioni dando lezioni a tutti di coerenza, appartenenza partitica e chiarezza nei comportamenti”, principia Galdo, “Mi dicono che abbia tirato in ballo anche me accusandomi di aver fatto, insieme al Sindaco e ai consiglieri del PD l’ennesima concessione a Del Vecchio e all’UDC. Caro Enrico, quante cose dovrei dirti..mi limito a farti notare che il gruppo del Partito Democratico da due anni e mezzo, grazie ai consiglieri che con grande onore rappresento come capogruppo, porta avanti il programma che ha consentito di farci vincere le elezioni con professionalità, serietà, coerenza, lealtà ma soprattutto con responsabilità. Cosa che invece, a questo punto, abbiamo definitivamente capito essere una qualità lontanissima dal tuo modo di essere”.
Galdo continua accusando Bastolla di essere un dirigente del PD assente in ogni fase cruciale e di aver mortificato una persona della caratura di Paola Landi, costringendola, di fatto, ad abbandonare la lista civica in cui entrambi militavano. Ma le parole di biasimo di Galdo non hanno freni e continuano insinuando che la decisione di Bastolla sia stata frutto di una precisa volontà di correre per la poltrona di sindaco “In nome di un personalismo sfrenato, di un protagonismo eccessivo e di un’elevata percezione politica di te stesso. Avevi bisogno di una scusa per uscire dalla nostra squadra”.
Da Palazzo di Città, intanto, un comunicato stampa ha fatto sapere che il Sindaco ha accettato le dimissioni di Bastolla. Una decisione che qualcuno auspicava potesse, invece, cambiare e respingesse il congedo. Sì, perché in tal modo la crisi si poteva chiudere nella maniera meno traumatica. Evidentemente , però, non c’erano i margini per attuare tale decisione. Certo è che la frattura che si è aperta non è indolore e non deve essere presa sotto gamba perché gli esiti potrebbero sfuggire ad ogni previsione.
Per quanto riguarda l’opposizione non è difficile immaginare che si stiano fregando le mani per la crepa che si è creata nella maggioranza, fino ad ora, granitica. Diverse le reazioni ufficiali:i Responsabili per Cava parlano di castello deluchiano che si sgretola ed invitano l’Amministrazione a non perdersi in sterili polemiche, ma piuttosto a pensare alle problematiche della città; i Fratelli d’Italia, invece, vedono nelle dimissioni di Bastolla la fine dell’era Servalli ed invitano la maggioranza a prenderne atto.
Ma se è vero che Atene piange, di certo Sparta non ride.