“Il cielo stellato sopra di me, la legge morale in me”, è la famosa frase tratta da “Critica della ragion pratica” di Immanuel Kant. Facendo una metaforico parallelismo tra l’enunciato del filosofo tedesco e i risultati delle elezioni politiche che si sono svolte domenica, possiamo affermare senza alcuna ombra di dubbio che anche Cava de’ Tirreni è stata travolta dall’ondata a 5 Stelle di ampia porta che ha interessato tutto il territorio campano.
Un risultato abbastanza prevedibile, dato il trend nazionale. Il partito pentastellato ha ottenuto nella cittadina metelliana il 44,99% per quanto riguarda la Camera. Invece, per il Senato, il 44,22%.
Un buon risultato anche per il centrodestra (30,96% per la Camera, 31,79% al Senato).
Non prevedibile, invece, con numeri così penalizzanti, la débacle del PD. I risultati sono impietosi e parlano chiaro, in città il Partito Democratico ha ottenuto il 12,72% di voti alla Camera e il 13,78% al Senato. Facendo un raffronto con le politiche del 2013 il risultato appare ancor più lampante: in quella tornata elettorale la percentuale di voti conquistati era del 19%, mentre l’intera coalizione del centrosinistra raggiungeva il 23%.
Decremento anche per Fratelli d’Italia che dal 9,7% è sceso al 6% e per Forza Italia che dal 26% è passato al 20%. Successo clamoroso, invece, per i 5 Stelle che, paradossalmente, a Cava non hanno propri rappresentanti nelle istituzioni: nel 2013 aveva totalizzato il 24% dei voti, mentre ora sfiora il 45% dei voti.
Exploit della Lega, che dallo 0,1% è giunto al 4%; male invece l’UDC che rimane ferma all’1,8%.
Quali che saranno ora le decisioni prese a livello nazionale, sicuramente l’onda d’urto toccherà anche le rive metelliane e la sezione cittadina del PD, seppur in maniera non furiosa.
L’affluenza alle urne è stata meno bassa del previsto: il 72% degli aventi diritto al voto si sono recati alle urne. Tra di essi tanti giovani ed anche anziani, come una vispa e arzilla nonnina di 99 anni che non ha voluto rinunciare al suo diritto di elettrice e si è recata al seggio n. 3 in via Biblioteca Avallone.
Come tanti altri elettori, ha dovuto fare i conti con interminabili code che si sono formate per tutta la giornata davanti ai seggi elettorali. Code dovute non alla maggior affluenza, che, anzi, è calata di qualche punto percentuale rispetto alle votazioni precedenti, ma ai rallentamenti in fase di scrutinio a causa dell’adozione dei bollini antifrode. Un escamotage che dovrà essere assolutamente riveduto e reso più agevole ed efficiente per le prossime elezioni, che molti sostengono saranno entro l’anno.
le signore inquadrate sono mia madre e mia nonna, quest’ultima 98enne 🙂
Le simpaticissime signore inquadrate sono menzionate nell’articolo.