Cava, le pagelle: Servalli superstar, Polichetti e Senatore i primi della classe
A fine anno è anche tempo di bilanci. Non abbiamo così resistito alla tentazione, accanto all’intervista al sindaco Servalli che stila il suo personale bilancio di questi primi sei mesi di amministrazione, di cercare di capire come viene percepita e valutata dai cavesi l’azione amministrativa della nuova maggioranza che governa la città metelliana.
Abbiamo chiesto così a un gruppo molto ristretto di persone di esprimere la loro opinione sul sindaco Servalli e sui singoli componenti la Giunta comunale, ma anche rispetto all’Amministrazione nel suo insieme, intesa cioè come Giunta e maggioranza consiliare, attribuendo un voto da 1 a 10.
Si tratta ovviamente di un gioco e nulla più, tuttavia, riteniamo che sia utile per capire, in modo molto approssimativo ed empirico, cosa ne pensano i cavesi.
Le pagelle le abbiamo chieste ad un panel molto artigianale composto da 14 nostri lettori, sette donne e altrettanti uomini, tre dei quali cavesi ma non più residenti sebbene con frequenza “vivono” comunque la città e ne seguono le vicende politico-amministrative. Nel campione sono rappresentati un po’ di categorie sociali e professionali: docenti universitari, funzionari pubblici, sindacalisti, giornalisti, commercianti, imprenditori, liberi professionisti. Agli intervistati è stato chiesto sia un voto che un eventuale giudizio articolato da pubblicare anche in forma anonima.
Vediamo cosa ne è venuto fuori.
Quel che emerge è la grandissima, anzi diciamo pure la contrastante diversità di giudizio.
C’è chi, infatti, dell’attuale Amministrazione da un giudizio estremamente positivo. E’ il caso di Ornella Zito, cavese di nascita ma ora residente a Nocera Superiore, funzionaria della Provincia di Salerno e dirigente sindacale.
“Questa prima fase dell’Amministrazione sta avendo buoni risultati -ci dichiara Ornella Zito- Cava è ritornata la vecchia bella signora che è sempre stata, con l’attenzione dell’Amministrazione alla vivibilità della città e all’aggregazione”.
“Molto chic gli addobbi scelti per Natale -continua Zito- Un plauso all’ordine e alla pulizia. Sembrano piccole cose, ma da anni vivere Cava con era così piacevole come ora”.
Una valutazione più che positiva ed articolata è quella espressa dall’imprenditore Domenico Bisogno: “Apprezzo che non ci siano faide interne e recriminazioni, ho molto apprezzato che sia stato lasciato al suo posto il presidente della Metellia Giovanni Muoio, persona capace, e che non sia stato fatto il solito gioco di mozzare le teste”.
Più prudente ma fiduciosa è, invece, la valutazione che da Cinzia Cicalese, promotrice di eventi culturali e marketing territoriale: “Credo sia comunque ancora presto per poter dare una valutazione definitiva, anche se le basi per una buona amministrazione potrebbero esserci”.
Assai più prudente, ma anche con qualche critica, è invece la valutazione che dà Luigi Senatore, docente universitario: “Da cittadino, non è possibile esprimere un giudizio su di un’Amministrazione che opera da pochi mesi. Ritengo l’operato non valutabile”.
“Analizzando le azioni e i provvedimenti presi -continua il professore Senatore- ho delle perplessità su alcune scelte, sulla staticità del Sindaco e di alcuni Assessori, mentre apprezzo la dinamicità di altri. Spero di poter esprimere valutazioni positive in futuro, per tutti noi e per la nostra meravigliosa Città”.
Molto secco è il giudizio sull’Amministrazione Servalli che ci ha espresso Gildo De Stefano, napoletano di nascita ma ormai da anni residente nella valle metelliana, giornalista e scrittore, dipendente del Comune di Napoli: “Mediamente nella sufficienza”.
L’Amministrazione comunale complessivamente riceve un voto medio più della sufficienza: 6,5. Tutto sommato, più che apprezzabile anche in ragione, come vedremo in seguito, che alcuni assessori comunali sono in larga misura ignoti all’opinione pubblica sia come persone fisiche che come amministratori. Ma procediamo per ordine.
Chi riceve, invece, inequivocabilmente alto è il sindaco Vincenzo Servalli: 8.
E con i voti il Sindaco riceve anche molti apprezzamenti.
“Mi ha favorevolmente stupito -dice del sindaco Servalli l’imprenditore Domenico Bisogno- la sua capacità politica, bravo a tenere insieme un gruppo risultato finora unito e coeso”.
Ornella Zito invece apprezza di Servalli “l’umiltà, la disponibilità, la vicinanza alla gente”.
Per Maria Di Serio, archeologa, insegnante e segretario generale della CGIL di Salerno, il sindaco Servalli “appare intenzionato ad avere un governo pieno della città”.
“Servalli è molto rispettoso delle tradizioni culturali e storiche della città” è il giudizio espresso da Anna Chiara Gravagnuolo, giornalista, cavese doc e napoletana di adozione.
Un voto più che discreto ma senza particolare entusiasmo per il sindaco Servalli viene espresso da Mariella Sportiello, cavese di nascita ma ora residente a Salerno, giornalista e già addetto stampa del sindaco Gravagnuolo: “E’ un voto all’impegno, anche se finora si è visto poco la sua azione amministrativa e questo vale anche per molti suoi assessori che in questi mesi poco hanno inciso, restando anonimi e poco fattivi”.
Per altri “giurati” il voto raggiunge sempre la sufficienza ma più che altro “è una valutazione in relazione a quello che di positivo si spera riuscirà a produrre” oppure viene dato “per impegno e garbo, ma mi aspetto però un “Sindaco” vero”.
Fatto sta che alcuni intervistati al sindaco Servalli danno un entusiastico 9 come, tra questi, Domenico Bisogno o voti sufficienti o anche superiori, tranne un 5, mentre solo uno non esprime alcun voto per il primo cittadino.
Prima di passare alle pagelle degli assessori, c’è da dire che il campione dei nostri “giurati” è completato da Luigi Durante, già amministratore comunale con il sindaco Messina e funzionario regionale, Salvatore Senatore, imprenditore e già presidente della Se.T.A., Lucia Armenante, giornalista e già direttore del mensile cittadino “Confronto”, Silvana Di Giuseppe, geologa e libera professionista, Claudio Milite, dipendente della Provincia di Salerno, infine, Franco Foscari, commerciante.
E veniamo ora ai singoli Assessori. Qui la situazione è molto diversa, nel senso che per molti di loro sulla valutazione del loro operato presso l’opinione pubblica pesa in modo determinante il fatto di essere poco noti e di non aver avuto modo in questi mesi di farsi conoscere per la loro azione amministrativa.
L’assessore alle Politiche Sociali Autilia Avagliano, ad esempio, è una di questi. Su 14 intervistati ben 6 non si sentono in grado di esprimere la benché minima valutazione per i più svariati motivi: “deleghe difficili da giudicare viste da fuori, quindi meglio astenersi” oppure “sconosciuta, anche l’attività”, mentre per altri, pure assegnando un voto sufficiente, ritiene che “deve ancora entrare a pieno nella gestione delle politiche sociali del Comune”.
Fatto sta che l’assessore Avagliano riesce anche se con difficoltà a raggiungere la media della sufficienza: 6.
Lo stesso discorso vale grosso modo per l’assessore alle Attività Produttive Enrico Bastolla che raggiunge con un po’ di affanno la sufficienza piena: 6.
Anche nel suo caso sono 5 gli intervistati non esprimono un giudizio, ma non mancano le stroncature, ” non classificato per clemenza, ma non per molto ancora” oppure “sconosciuto, anche l’attività”, ma c’è anche chi gli dà un bel 7 ritenendolo “un assessore vivace, propositivo, non deve provare a caratterizzarsi fuori dal collettivo, ma convincersi che la forza è la squadra”.
C’è anche chi, però, gli dà un voto più che alto, 8, ritenendolo “attento al turismo e alla capacità di ricezione e attrazione turistica della città”.
Ancora più complicata è sembrata essere la valutazione dell’assessore all’Urbanistica Giovanna Minieri che per la metà degli intervistati è praticamente una sconosciuta tant’è che non hanno ritenuto di esprimere alcuna valutazione per diversi motivi: “una delega pesante che va costruita, troppo presto per un giudizio” o “sconosciuta, anche l’attività”, infine, un sarcastico “sveglia ragazzi, almeno per fantasia” o una critica severa; “dovrebbe essere più rapida a risolvere le problematiche legate al governo del territorio”.
All’assessore Minieri, nonostante tutto, va un non disprezzabile 5 e mezzo.
Anche l’assessore all’Istruzione, Partecipate e Contenzioso Paola Moschillo paga la circostanza di essere poco conosciuta e visibile, sono 5, infatti, i “giurati” che non sanno o non ritengono di dover esprimere una valutazione sul suo operato. Non mancano le critiche “almeno per le partecipate ci vorrebbe un segnale” o “la sua azione non si avverte”. Ad ogni modo anche l’assessore Moschillo ottiene un voto accettabile per questi primi mesi di governo: 5 e mezzo.
L’assessore al Verde Pubblico, Centro Storico e Grandi Eventi Enrico Polichetti è indubbiamente un uomo che divide.
Per Domenico Bisogno “Polichetti è stato il più sorprendente di tutti, la vera sorpresa, è all’altezza del ruolo, capace e lavora con passione” tanto da dargli un 9, lo stesso voto che gli assegna Anna Chiara Gravagnuolo: “Assieme al Sindaco in occasione delle festività natalizie si è impegnato in una bella e decorosa attenzione a tutto quel che riguarda il natale, le sue tradizioni, in particolare dell’albero in piazza Duomo molto elegante e sobrio”.
Non mancano, però, le stroncature, “inadeguato alle deleghe e le deleghe inadeguate a lui” con un voto negativo, 4,5, o un altro addirittura più negativo: 4.
Nonostante questi alti e bassi e così contrastanti valutazioni, l’assessore Polichetti ottiene molto più della sufficienza: 6,5.
L’assessore al Bilancio Adolfo Salsano ottiene voti abbastanza omogenei, senza grossi sbalzi, ed è apprezzato “per la sua competenza, ma ci si aspetta di più da lui”, raggiunge alla fine con agilità un 6 pieno.
Il vicesindaco e assessore all’Ambiente, Igiene Urbana e Manutenzione, Nunzio Senatore, ha dei grandi sostenitori come Domenico Bisogno che gli attribuisce un 9 apprezzando il fatto che è “sempre disponibile, mai polemico, lavora in silenzio”, così come Ornella Zito: “Si vede la sua impronta, si dà da fare per risolvere i problemi e promuovere iniziative anche oltre il suo assessorato”.
Non mancano, però, le critiche: “deve essere più sollecito e ripristinare la manutenzione delle strade”; oppure qualche consiglio: “deve avvalersi di esperti di settore”.
L’assessore Senatore, ad ogni modo, supera senza problemi la sufficienza: 6,5.
In conclusione, ribadiamo, si tratta di un gioco, tuttavia, a nostro modesto avviso emergono alcuni elementi interessanti.
Il primo, è la conferma della popolarità e del consenso che riscuote il sindaco Servalli, ma anche del giudizio più che positivo espresso nei riguardi dell’attuale Amministrazione nel suo insieme.
Il secondo, è che sta prevalendo molto la squadra rispetto ai singoli, anche se indubbiamente due assessori, Polichetti e Senatore, sono più visibili, ma la cui notorietà più che oscurare i colleghi di Giunta sembra invece riflettersi in termini positivi sull’intera compagine amministrativa.
La terza, è che forse, senza creare inutili e dannose competizioni, non guasterebbe uno sforzo per garantire maggiore visibilità non tanto agli assessori poco conosciuti quanto al lavoro da loro svolto, con una più mirata opera di comunicazione.