Cava, in Consiglio alla maggioranza manca all’appello il voto di Gerardo Baldi
Consiglio comunale parte prima. Non è il titolo di un film, come la battuta potrebbe far pensare, ma la prima tranche di una seduta consiliare che continuerà oggi pomeriggio alle 16,00 data la corposità dell’ordine del giorno.
Era infatti un Consiglio comunale pregno di argomenti quello che si è tenuto ieri pomeriggio nella Sala consiliare del Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni. Ben dodici i punti all’ordine del giorno, tra cui problematiche attuali e di rilievo quali la diffusione della tossicodipendenza in città, la situazione attuale dell’ospedale S. Maria Incoronata dell’Olmo, i controlli sull0inquinamento da polveri sottili in città e la condizione delle scuole di competenza provinciale.
Tutte questioni rimandate al pomeriggio odierno, come pure le risposte alle interrogazioni e raccomandazioni da parte dei Consiglieri comunali. Un Consiglio comunale con un carnet molto ampio e variegato appunto, per cui la modifica degli artt. 44 e 46 dello Statuto Comunale sulle Commissioni Consiliari e la Commissione di Controllo e Garanzia sarebbe dovuta essere un’operazione relativamente rapida e senza sorprese, ma così non è stato.
In discussione anche un emendamento a tale modifica che avrebbe dato alla Commissione Controllo e Garanzia potere d’indagine conoscitiva e investigazione su procedimenti amministrativi e argomenti di pubblico interesse, sottraendo tale facoltà alla Commissione d’Indagine. Dopo un ampio e articolato dibattito dialettico in merito tra maggioranza e minoranza si è proceduto, come di consueto, alla votazione sulla modifica allo Statuto ed è successo quel che non doveva succedere…
Occorreva una maggioranza di 2/3 per far approvare la modifica ma è mancata per un voto. A far pesare la sua assenza e di conseguenza il suo mancato voto per la maggioranza è stato il Consigliere Gerardo Baldi. Un’assenza, pare, non del tutto casuale che dà da pensare a possibili malumori e scricchiolii che si diffondono sottotraccia tra alcuni consiglieri di maggioranza. Si dovrà ora procedere all’indizione di un nuovo Consiglio comunale entro trenta giorni per procedere a una nuova votazione.
Tra gli altri punti all’ordine del giorno c’è stata l’approvazione del piano comunale di protezione civile. L’ex sindaco Marco Galdi ha richiesto una maggior attenzione a situazioni potenzialmente pericolose che lui stesso, ha ammesso, ha preso in debita considerazione con maggior perseveranza solo nell’ultimo periodo del suo mandato: un maggior numero di pluviometri per evitare i danni derivanti da possibili “bombe d’acqua” in determinate zone della città, un maggior monitoraggio delle polveri sottili e di possibili avvelenamenti delle acque.
A rischio sismico la stessa sede della Protezione Civile ora ubicata in località Santa Lucia.
“E’ stato fatto un mero piano di maquillage -ha detto Galdi- ci sono ancora lacune da colmare”.
Nonostante le sue rimostranze il punto è stato approvato, con la possibilità di futuri ampliamenti del piano laddove la normazione lo permetterà.
Si è continuato poi con le interrogazioni e raccomandazioni da parte dei Consiglieri comunali su problematiche, bisogni e disagi presentati loro dalla popolazione cavese. Molte le richieste sulla viabilità e la sistemazione del manto stradale, ma anche di edifici e questioni di politica sociale.
Renato Aliberti ha chiesto all’Amministrazione comunale la possibilità di istituire anche a Cava il “Baratto Amministrativo”: lo sconto sul pagamento di una tassa locale o un altro debito con le casse municipali in cambio di lavori utili alla comunità.
Il professor Armando Lamberti (sopra nella foto) ha proposto la richiesta della cittadinanza onoraria per Sua Eccellenza Mons. Beniamino De Palma, vescovo di Nola e già Arcivescovo della Diocesi Amalfi-Cava dal 1991 al 1999; la richiesta è stata accolta con un applauso dall’Assise consiliare.
Il Presidente del Consiglio Lorena Iuliano ha aggiornato la seduta al pomeriggio di oggi per la discussione di tutti gli altri ordini del giorno.
