Cava, il sindaco Servalli denuncia: “La Festa di Monte Castello è stata boicottata”. E chiede l’intervento del vescovo Soricelli
Un tentativo di boicottaggio ai danni della principale festa di Cava de’ Tirreni. Una serie di anomalie succedutesi nei giorni precedenti la 361^ edizione dei festeggiamenti in onore del SS. Sacramento, culminate poi con la denuncia anonima, corredata con tanto di foto, alla locale stazione dei Carabinieri.
Questo è quello che è emerso dalla conferenza stampa che si è svolta stamattina a Palazzo di Città. A spiegare quanto è accaduto sono stati il sindaco, Vincenzo Servalli, e il presidente dell’Ente Montecastello, Mario Sparano.
In un clima in cui la tensione era palpabile, il Sindaco ha parlato di un atto di una mente delirante, folle ed inquietante, volto a voler danneggiare non solo la più importante ricorrenza religiosa e storica della città, ma anche, per vie traverse, l’Amministrazione comunale.
Tante sono state le stranezze succedutesi, a suo dire, nelle settimane precedenti i festeggiamenti: improvvise rotture alle tubature dell’acqua sul Monte Castello, sviluppo di incendi, fuochisti che stranamente rifiutavano la proposta per l’incarico di realizzare lo spettacolo, sino poi ad arrivare alla segnalazione anonima di un illecito nella giornata di sabato con l’arrivo dei Carabinieri al maniero e il relativo sequestro di parte dei fuochi.
Nel corso della conferenza è stato spiegato, sia da Servalli che del presidente Sparano, che uno dei due fuochisti, a soli tre giorni dallo spettacolo pirotecnico, inspiegabilmente, si è dichiarato non più disponibile e il quantitativo sequestrato dai Carabinieri era quello a lui destinato per il quale era stata richiesta una integrazione per autorizzarne l’impiego da parte dell’unico fuochista rimasto. Ciò non è stato possibile e alla fine è stato sparato quanto era stato concesso, con grande disappunto dell’intera cittadina che si aspettava (e meritava) uno spettacolo qualitativamente migliore.
“Andremo fino in fondo alla questione per scoprire la verità. La città ha tante problematiche, è indubbio, ma questo non implica che non si debba fare chiarezza sul boicottaggio di una festa che è un collante importante per la cittadinanza”.
Così si è espresso il sindaco Servalli, il quale ha poi continuato tirando in ballo anche la Curia Vescovile e Sua Eccellenza Monsignore Orazio Soricelli, chiedendogli di fare un passo in avanti e prendere una posizione nella vicenda: “Quella del SS. Sacramento è la più importante festa religiosa della nostra comunità e Sua Eccellenza deve comprendere quali elementi di perturbazione e di inquietudine vengono iniettati in maniera dissacratoria nella società cavese che ha già tanti problemi. E molto spesso questi problemi provengono anche da esponenti del mondo della Chiesa. Ritengo che Monsignor Soricelli una riflessione su questo debba necessariamente farla. E’ stata messa in discussione l’identità della nostra città e non ho alcuna intenzione di sottovalutare quanto accaduto”.
Il sindaco Servalli ha affermato di avere un’idea su chi possa essere la fantomatica persona che è dietro tutta l’incresciosa vicenda, ma non ha voluto far nomi. “Non posso fare nomi senza prove, ma sono sicuro che tutta Cava de’ Tirreni sappia da dove sia nato questo boicottaggio”.