Cava, il sindaco Servalli: “Con il PUC inizierà la rivoluzione della bellezza”
Presentato ieri mattina a Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni il preliminare del PUC (Piano Urbanistico Comunale), ossia il quadro conoscitivo del territorio cittadino. Di fatti, il preliminare di PUC è la fotografia reale dello stato dell’arte del territorio comunale, è il primo stadio di stesura del PUC.
Erano presenti, il sindaco, Vincenzo Servalli, e l’assessore all’Urbanistica, Giovanni Minieri, che hanno illustrato le strategie della riqualificazione urbana previste dal nuovo Piano Urbanistico Comunale, per il quale a giorni inizierà la fase di ascolto e delle osservazioni aperte al territorio. Un primo appuntamento pubblico dovrebbe tenersi il 14 marzo. Un incontro con industriali, commercianti, artigiani e cittadini comuni affinché tutti possano contribuire e sentirsi partecipi della futura redazione del P.U.C.
Il Sindaco ha parlato di “giornata storica” che congiunge tradizione e innovazione. “Abbiamo portato a termine un progetto cominciato nel 2008, riprendendo e attualizzando un lavoro fondamentale per la città. Finalmente avremo lo strumento che ci permetterà di una nuova pianificazione urbanistica a cemento zero, ma che consentirà di recuperare l’enorme patrimonio edilizio spesso abbandonato ed in disuso. Avremo una città con una identità coerente con le diverse vocazioni che sono quella del commercio, ma anche del turismo, delle tradizioni storiche e dell’innovazione. Con il PUC disegneremo la città per i prossimi vent’anni con nuove opportunità di lavoro e sviluppo”. “E’ un grande piano di recupero della città”, ha terminato Servalli, “Nell’ottica della rivoluzione della bellezza e di una città sostenibile”.
Il preliminare di PUC prevede tre linee di indirizzo: il piano urbano delle nuove centralità lungo le infrastrutture di fondovalle; la rete di valorizzazione storico ambientale e delle identità locali; l’anulare della rigenerazione urbana della città contemporanea. Progetti guida in continuità con la proposta del 2009 negli intenti, ma attualizzati nella loro possibile esecuzione senza peraltro ricorrere a varianti del Piano Regolatore Generale.
“Intorno a questi tre assi”, ha affermato l’assessore Minieri , “Si sviluppa la strategia messa in campo e delle opportunità progettuali prioritarie come la possibilità di costruire una nuova generazione di parchi, disegnare i margini e gli spazi residuali, valorizzare i paesaggi infrastrutturali, qualificare la campagna urbana, ridefinire le gerarchie urbane, qualificare il patrimonio edilizio obsoleto, rigenerare i tessuti deboli, ripensare l’accessibilità alle aree sensibili, tenere in manutenzione i versanti, mediante la loro fruizione, per garantire una mitigazione dei rischi”.
Il piano precedente aveva una pecca originaria: andava in variante al PUT (Piano Urbanistico Territoriale) e questo è stato un fondamentale elemento ostativo per l’intero iter del progetto. Il nuovo PUC bypassa l’ostacolo.
“Questo piano”, ha concluso la Minieri, “deve essere visto come un grande piano di “recupero“ non solo del costruito ma anche del territorio, dei borghi e dei contenitori dismessi”.
Entro il 2019, infine, si dovrebbe arrivare alla redazione conclusiva del PUC.