Il Movimento Cinque Stelle metelliano punta l’attenzione su un tema molto serio e avvertito: i miasmi provenienti dal canale di Via Gaudio Maiori che rendono invivibile parte della zona nord della città. In effetti, basta andare all’alba nell’area a ridosso della frazione S. Giuseppe al Pozzo per avere contezza del puzzo nauseabondo provocato quasi di sicuro da sversamenti industriali abusivi notturni nella Cavaiola o nel torrente affluente proveniente dalla zona industriale.
“Ormai sono passati 2 anni da quando il Cava5stelle segnalava e denunciava il grosso problema della “puzza” con cui sono costretti a convivere gli abitanti di via Gaudio Maiori”, così principia il comunicato stampa diffuso nella serata di ieri dai pentasellati.
“Riproponiamo un video datato giugno 2013 dove alcuni attivisti, armati di telecamera -continuano- si portarono nella “zona industriale” di Cava de’ Tirreni, declassata ormai a zona di “serie B”, per raccogliere il malcontento dei cittadini che da anni, si parla di oltre 20 anni, subiscono una “mortificante” situazione: vivere il periodo estivo con le finestre chiuse, barricati in casa, durante la notte a causa di una nauseante “puzza” dovuta (quasi certamente) a sversamenti, probabilmente illeciti, nelle acque del torrente Petraro affluente, in sinistra idraulica, della Cavaiola”.
“Siamo a pochi giorni dal mese di agosto 2015 -denunciato i cinquestelle- e lei, “la puzza”, accompagnerà, insieme al caldo afoso di questo periodo, anche quest’anno, gli abitanti della zona in lunghe e insonni nottate”.
“Durante l’intervista, alcuni cittadini -incalzano- si soffermano sull’elevato numero di abitanti dell’area che manifestano problemi oncologici. Se ci sia una relazione diretta tra l’alto tasso di tumori che si manifesta nella zona e la situazione ambientale in cui versa l’area, per colpa di sversamenti abusivi in corsi d’acqua naturali, non è dimostrato ne, al momento, dimostrabile, vista l’assenza di analisi specifiche mirate. Ma, senza voler fare terrorismo psicologico, i dubbi restano”.
Ora la domanda che tutti ci facciamo è -concludano- l’amministrazione “Servalli” seguirà l’esempio delle amministrazioni che la hanno preceduta; il cui operato, sulla questione in oggetto? Il Sindaco stesso ed altri esponenti del suo partito hanno contestato e denunciato, quando erano opposizione, o pensa di dare una sVolta “SERIA” e “DEFINITIVA” a questa decennale e vergognosa vicenda?”.
La parola ora passa al sindaco Servalli, anche quale massima autorità sanitaria locale.