Cava, il Consiglio comunale è unito nella difesa dell’Ospedale dell’Olmo
Il Consiglio comunale serra le fila e fa fronte comune per l’Ospedale di Cava de’ Tirreni. La situazione già precaria in cui versa il nosocomio cittadino si è ulteriormente aggravata a seguito dell’entrata in vigore dal 25 novembre scorso della Direttiva Comunitaria n. 88/2003 per la quale non è possibile ai dipendenti ospedalieri superare turni di lavoro di dodici ore.
Di fatto tale normativa blocca l’andamento del nostro plesso ospedaliero perchè non permette la copertura dei turni da parte del personale sanitario. Ad esserne maggiormente inficiato è il reparto di Ginecologia Ostetricia rimasto, in seguito al pensionamento di due ginecologi, con il primario e due medici.
Il Consiglio comunale, riunitosi stamane a Palazzo di Città, ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno che chiede alla Direzione generale dell’Azienda Universitaria Ruggi d’Aragona che venga salvaguardata la piena funzionalità dell’Ospedale S. M. dell’Olmo, e che provveda a salvaguardare al più presto il reparto di Ginecologia Ostetricia, in modo da consentirne il regolare funzionamento. Ciò anche in ragione che quello cavese è l’unico reparto in tutta l’Azienda Ospedaliera Universitaria ad avere un primario di ruolo e che serve un bacino di utenza di circa 92 mila abitanti, tra Cava de’ Tirreni e Costiera Amalfitana, con una popolazione pediatrica da 0 a 14 anni di ben 14 mila unità.
“Un momento di unità – ha sottolineato a riguardo il presidente del Consiglio comunale, Lorena Iuliano – di grande significato, non solo politico amministrativo, ma che testimonia la forza e la determinazione di tutta la città. Sui bisogni primari dei cittadini cavesi, quale soprattutto il diritto alla salute, il Consiglio comunale ha sempre mostrato la totale unanimità e convergenza ed anche questa volta di fronte a questa ennesima emergenza, faremo fino in fondo la nostra parte. Noi, tutti insieme, rappresentiamo i nostri concittadini che chiedono venga riconosciuto un patrimonio, quello del nostro ospedale, che da secoli garantisce assistenza e cura di alto livello e con grandi professionalità”.
Un altro ordine del giorno votato all’unanimità ha riguardato la modifica al regolamento dell’isola ecologica. E’ stato stabilito che verrà aumentata la premialità per quanti conferiranno direttamente nel sito i rifiuti riciclabili (alluminio, plastica, cartone, banda stagnata, multi materiale, carta e vetro) dal 25% al 30% dell’importo TARSU.
Per quanto rigurda i locali in via Sorrentino, è stata palesata dalla maggioranza consiliare la volontà di creare uno sportello polifunzionale che ospiti un punto INPS e i servizi dell’Agenzia del Territorio e Agenzia delle Entrate. La realizzazione di questo front office, che vede la benedizione anche della minoranza, permetterebbe ai cittadini cavesi di risparmiare intere giornate di attesa e lunghi spostamenti nei diversi centri ubicati a Salerno o Nocera.
Oggetto di discussione tra i vari componenti dell’Assise è stata la decisione della maggioranza di apportare alcune modifiche alla delibera di Consiglio n. 99 del 2014, riguardante l’acquisizione degli immobili abusivi al patrimonio comunale. Il sindaco Servalli ha spiegato che lo spirito che ha animato questa decisione è la volontà di acquisire tutti i pareri delle commissioni tecniche secondo un’ottica metodologica, politica e pratica.
“Si debbono costruire rapporti di serenità e non di conflitto con le istituzioni -ha affermato Servalli- fermo restando che tale delibera non è la strada maestra da seguire”.
Ovviamente tale decisione non è stata accettata di buon grado né dal consigliere comunale ed ex sindaco Marco Galdi, che all’epoca fece adottare tale delibera e vede tuttora in essa l’unica possibilità di risolvere la drammatica situazione degli alloggi abusivi cavesi, né dagli altri membri dell’opposizione.