Cava, il Comune metelliano tra i primi 10 nella classifica campana di quelli ricicloni
Tra i comuni ricicloni della Campania come si è collocato il Comune di Cava de’ Tirreni nella classifica stilata da Legambiente Campania? Diciamo abbastanza bene, ma non nei primi posti.
Cominciamo con il dire che sono 199 i comuni premiati e sono solo quelli che hanno raggiunto il 65% di raccolta differenziata come previsto dal D.Lgs 152/2006 e successive modifiche, che ottengono tutti l’Attestato di “Comune Riciclone 2016”. I comuni diventano ben 345 se si considera la quota del 55% di raccolta differenziata, e tra questi vi è il Comune di Cava de’ Tirreni che sfiora ma non arriva al 65% di differenziata.
Il Metodo di Calcolo, come nelle passate edizioni, prevede che le classifiche siano stilate considerando il valore dell’indice IPAC (Indice di Prestazione Ambientale del Comune), dato dalla somma di due indicatori che hanno un peso differente.
Uno è l’IRD, Indicatore di Raccolta Differenziata anno 2015 (peso 70%), l’altro è l’IVQ, Indicatore di Valutazione Questionari (peso 30%) Il valore massimo dell’indice IPAC è 100 al quale contribuiscono i 2 indicatori secondo il peso indicato precedentemente in parentesi.
Nella classifica delle città campane con una popolazione compresa tra i 50.000 e 100.000 abitanti, considerando il valore dell’indice IPAC raggiunto nel corso dell’anno 2015, Cava de’ Tirreni si classifica tra i migliori dieci comuni campani.
Per la precisione, si colloca all’ottavo posto, vantando una popolazione di 53.462, con una produzione di 25.543.473 chilogrammi annui di rifiuti, pari a 477,79 chili di rifiuti pro-capite annui, vale a dire 1,31 chili al giorno di rifiuti prodotti per ciascun abitante, con 64,44% di raccolta differenziata e un indice IPAC di 64,11.
In questa classifica, al primo posto troviamo Pozzuoli con 83.426 abitanti, quindi al secondo posto Acerra con 59.573 abitanti, al terzo posto Benevento con 62.219 abitanti, quindi Battipaglia al quarto posto, ma prima in provincia di Salerno, con 50.963 abitanti. Fanno meglio di noi anche Portici, Casalnuovo di Napoli e Casoria. Ci seguono nella classifica dei top 10 i comuni di Castellammare di Stabia e Torre del Greco.
Da notare che come produzione di rifiuti per abitanti tra questi primi dieci comuni siamo al quarto posto, quindi tra quelli che fanno più rifiuti per singolo abitante, ma siamo anche il quinto tra i comuni che fanno la più elevata raccolta differenziata, anche se guardiamo da molto lontano percentualmente il comune di Pozzuoli che riesce a raggiungere il 78,85 di raccolta differenziata, nonostante i suoi oltre 80mila abitanti.
In conclusione, il risultato che raggiunge la raccolta differenziata nella valle metelliana è più che apprezzabile, ma si può e si deve fare di più. Innanzi tutto, puntare a ridurre la quantità di produzione di rifiuti, oltre, ovviamente, a cercare di aumentare sensibilmente la raccolta differenziata. Restano sul tappeto, però, le questioni più spinose e legate tra loro, ovvero una forte riduzione dei costi del servizio e l’accorpamento del Consorzio di Bacino con la Metellia Servizi.
In altre parole, il programma di lavoro per l’assessore al ramo e vicesindaco Nunzio Senatore è bello e fatto. Non gli resta che portare a casa qualche risultato più tangibile dopo che per un anno e più ha maturato la necessaria esperienza per addivenire in futuro a risultati finalmente apprezzabili. Molto di più di quelli finora ottenuti, tutto sommato assai modesti, nonostante il suo generoso e costante impegno.