Cava, ieri mattina la riuscita manifestazione studentesca contro la “Buona scuola”
No alla scuola-azienda, no all’alternanza scuola-lavoro, no agli edifici inadeguati. È questo il grido degli studenti di Cava de’ Tirreni che, guidati dal Collettivo Studentesco Cavese, si sono mossi in corteo, ieri mattina, da Piazza Lentini fino a Piazza S. Francesco, proseguendo, poi, per via Biblioteca Avallone per raggiungere Piazza Abbro dove si è tenuta l’assemblea pubblica.
Numerosi gli interventi dei rappresentanti degli istituti metelliani e dell’ Agro che hanno ribadito il loro ‘no’ alla ‘Buona scuola’ della Legge 107. Ancora una volta si contesta l’alternanza scuola-lavoro che prevede l’impegno degli studenti del triennio della scuola superiore, in aziende o agenzie, per un monte ore da 200 a 400.
Secondo i giovani manifestanti si tratterebbe di ore non retribuite, sottratte allo studio. Si critica fortemente anche il ‘contributo volontario’ delle famiglie che rappresenta un iniquo strumento per l’accesso alle attività extracurricolari. Ciò, sempre secondo gli studenti, mortifica e discrimina gli alunni economicamente in difficoltà, sui quali già grava il ‘caro libri’.
Denunciate anche le carenze strutturali di molti istituti del territorio, privi di aule sufficienti, che, come nel caso del liceo scientifico Genoino, costringono gli alunni ai doppi turni e alla soppressione dei laboratori o, come accade all’istituto alberghiero Filangieri, dove la sospensione dell’erogazione dell’ acqua impedisce le attività didattiche in cucina o, come è accaduto al liceo De Filippis lo scorso anno, quando hanno ceduto alcune contro soffittature.
Ieri, prima giornata di quello che si preannuncia essere un autunno caldo sul fronte scuola e che ha visto 50 città, in Italia, scendere in piazza.
