Il puzzle della prossima tornata elettorale amministrativa a Cava de’Tirreni è ormai quasi del tutto completato con dieci i candidati ai nastri di partenza. Insomma, la sfida al sindaco uscente Marco Galdi è assai affollata e, anche per questo, dall’esito difficilmente prevedibile.
Dopo che gli attivisti metelliani del Movimento 5 Stelle hanno scelto online il loro candidato sindaco nella persona di Gianluca Santoro, ma a quanto sembra per nulla sanata la rottura che da oltre due anni vede contrapposti due distinti gruppi, sono da decidere ancora un paio di altre situazioni ancora pendenti.
Resta, infatti, ancora incerta la sorte del Nuovo Centro Destra. Il consigliere uscente Matteo Monetta ha quasi completato una lista di candidati al Consiglio comunale, ma trova difficoltà nell’individuare un candidato sindaco con cui allearsi e, alla fine, potrebbe anche essere costretto a tirar fuori un nome o addirittura candidarsi direttamente lui a sindaco e quindi correre, in ogni caso, in solitaria e con tutti i rischi che ne conseguono.
Non è ancora ufficiale neanche la scelta del gruppo che fa capo all’ex vicesindaco Luigi Napoli, che ha pronto già una lista, la quale viene sempre più accreditata in corsa per sostenere il candidato sindaco Armando Lamberti.
In ultimo, il tormentone Giovanni Baldi. Sembra ormai tramontata definitivamente l’ipotesi di una sua candidatura a sindaco di Cava de’Tirreni, accarezzata da più di un suo sostenitore e dallo stesso interessato, ma fortemente osteggiata dalla famiglia del consigliere regionale.
E’ quindi scontato che Baldi correrà per la rielezione nel parlamentino regionale, resta da decidere però in quale lista. Attualmente, infatti, Baldi fa parte dell’ UDC ma se la formazione politica di Casini deciderà di abbandonare il centrodestra di Caldoro e passare con il centrosinistra di De Luca, si aprirebbe uno scenario del tutto diverso. Baldi, pur di restare nel centrodestra, si troverebbe costretto ad uscire dall’UDC e candidarsi con una lista in appoggio del governatore uscente Caldoro.
A questo punto, è assai probabile che per Baldi si spalancherebbero le porte di Forza Italia, la quale tornerebbe così ad avere in città un consenso elettorale più che ragguardevole. Con Baldi di sicuro transiterebbero nel partito azzurro numerosi esponenti dell’attuale nomenclatura ai vertici di Palazzo di Città: il presidente del Consiglio Antonio Barbuti e l’assessore Enzo Lamberti in primo luogo, vale a dire due primatisti di consensi alle ultime comunali. In ogni caso, quale che sarà la collocazione di Baldi in ambito regionale, non subirà modifiche il patto di reciproco sostegno elettorale stretto con il sindaco uscente Galdi.
Nei prossimi giorni il quadro elettorale giocoforza si completerà, ma nella sostanza sarà quello che oggi appare: frammentato e confuso.