Cava, Giovanni Baldi ci ripensa e ora spunta l’ipotesi della candidatura nella lista Caldoro
“Siamo in un momento delicato, su questo non vi è dubbio. Ma non corrisponde al vero che ci siano già decisioni definitive sulla mia collocazione in uno schieramento e in una maggioranza diversi da quelli in cui ho dato il mio contributo in questi cinque anni di legislatura regionale”. Cosi, con una nota diffusa alle 10,20 di questa mattina, Giovanni Baldi smentisce categoricamente le voci circolate in questi giorni sul suo futuro politico.
Nella sostanza, però, da un’attenta analisi logico-linguistica del teso del suo comunicato, si capisce chiaramente che Baldi con onestà intellettuale non smentisce l’ipotesi di candidarsi in una lista in appoggio a De Luca, ma semplicemente di non aver assunto una decisione definitiva in proposito.
E, in effetti, almeno dal nostro giornale, non sono mai state date come definitiva le scelte di Baldi, il quale in questi due mesi molto ci ha fatto scrivere per aver -anche per non colpa sua ma per l’incertezza della collocazione del suo partito, l’UDC– a lungo sfogliato la margherita circa la sua candidatura a consigliere regionale.
“Il nuovo soggetto politico che dovrebbe nascere, Area Popolare -continua infatti Baldi nella sua nota- non è stato costituito di fatto in Regione e ci sono ancora ragionamenti in atto all’interno delle sue anime su quale posizione assumere nei nuovi equilibri politici in Campania. Decisione che sicuramente sarà presa nelle prossime giornate”.
E, in effetti, nelle ultime quarantotto ore Baldi ha subito l’affettuosa ma decisa pressione dei suoi tanti supporter che hanno trovato la sua collocazione nel centrosinistra quantomeno problematica sul versante delle contemporanee elezioni comunali.
Come abbiamo riferito ieri, in questa ipotesi si creerebbe una situazione paradossale ma anche elettoralmente pericolosa: chiedere il voto per il centrosinistra alle regionali per Baldi e per il centrodestra di Marco Galdi al Comune.
Da qui una serie di ipotesi anche le più cervellotiche, contatti febbrili, proposte estemporanee, per trovare una soluzione a poche ore dalla presentazione delle liste.
Qualche esponente di spicco, sembra Antonio Barbuti, presidente del Consiglio comunale, ha puntato persino a ricompattare il centrodestra tentando di mettere insieme ancora una volta la destra di Edmondo Cirielli con l’attuale centrodestra di Galdi. Un tentativo disperato che non sembra avere avuto successo.
Al contrario, sembra ormai andato in porto un’altra operazione, ovvero far candidare Giovanni Baldi nella lista del governatore Stefano Caldoro, mentre tutti i suoi supporter, ovvero, oltre ad Antonio Barbuti, Germano Baldi, Enzo Lamberti, Giovanni Senatore, Alfonso Carleo, Pasquale Santoriello e così via, una lista civica in appoggio alla ricandidatura a sindaco di Marco Galdi.
In questo modo, tutto il centrodestra attualmente al governo della città si ricompatterebbe in modo chiaro senza equivoci e tentennamenti, votando Baldi alla Regione e Galdi a sindaco.
Questa operazione viene data per conclusa e il comunicato di questa mattina di Baldi va in questa direzione, ma, come lo stesso Baldi sostiene nel suo comunicato, è preferibile ancora non darla per definitiva anche se siamo ormai prossimi al termine ultimo per la presentazione delle liste.
Chi, però, da questa operazione uscirebbe malconcia è Forza Italia. In effetti, il commissario cittadino Gigi Casciello puntava a rimpinguare la lista azzurra con alcuni degli esponenti pro-Baldi in uscita dall’UDC. Ora, invece, Forza Italia a quanto pare dovrebbe contare solo su quello che è riuscito a mettere insieme il capogruppo consiliare Enrico Polacco.
Insomma, a poche ore dall’inizio della campagna elettorale, nel centrodestra metelliano è ancora bene in vista il cartello con la scritta “lavori in corso”.