Cava, fumata nera: salta l’accordo tra Città Democratica e Fratelli d’Italia
Si sono lasciati senza sbattere la porta, ma con serenità. Non si tratta di due innamorati, ma del mancato matrimonio politico tra Città Democratica e Fratelli d’Italia a Cava de’Tirreni.
E’ durato poco ieri sera, a quanto si è appreso, l’incontro tra le due delegazioni. Almeno da un punto di vista ufficiale non sono state le questioni programmatiche la causa della rottura, bensì, molto più semplicemente, quelle che un tempo il vecchio avvocato Ninuccio Panza, leader indiscusso dei socialisti cavesi, definiva le cose disadorne, contrapposte a quelle programmatiche ed ideali che alla fine risultavano molto secondarie se non del tutto ininfluenti.
A quanto sembra, Città Democratica ha posto come condizione dell’alleanza l’adesione sulla candidatura a sindaco di Stefano Cicalese, da tempo scelto come candidato della lista civica, offrendo a Fratelli d’Italia il vicesindacato e la presidenza del Consiglio in caso di vittoria alle prossime elezioni comunali.
La delegazione di Fratelli d’Italia, a sua volta, ha rilanciato con la candidatura del proprio candidato a sindaco, ovvero Renato Aliberti, accettando un eventuale diverso candidato solo in subordine e se condiviso da entrambi i gruppi e comunque di alto spessore.
Alla fine, come detto, c’è stata la fumata nera, ma senza patemi d’animo, anzi, le due delegazioni si sono lasciate amichevolmente dandosi appuntamento al ballottaggio, ammesso che qualcuno di loro ci arriverà.
La verità è che in entrambi i gruppi politici c’erano forte perplessità, le quali con il tempo sono cresciute piuttosto che attenuarsi. La base di Città Democratica, in particolare, ha vissuto l’ipotesi di alleanza con Fratelli d’Italia con disagio ed imbarazzo ma anche con una malcelata avversione, che è apparsa evidente nell’ultima assemblea di venerdì scorso. Alla fine, l’unico modo per fare retromarcia per entrambi, e uscire così nel modo migliore da quello che si stava rivelando un pericoloso papocchio, è stato quello di non trovarsi d’accordo sul nome del candidato a sindaco.
Fallita questa operazione alquanto ardita e insolita, restano ai nastri di partenza dieci candidati a sindaco, ma non tutto sembra deciso.
Giovanni Baldi, tanto per cominciare, sfoglia ancora la margherita e non è del tutto tramontata l’ipotesi di una sua candidatura a sindaco che però appare sempre più improbabile.
Sono ancora nel guado il gruppo di Gigino Napoli e il Nuovo Centrodestra, mentre le due fazioni cavesi del Movimento Cinque Stelle sono entrambe in attesa della benedizione di Beppe Grillo, che potrebbe arrivare per una di loro oppure non venire affatto, come spesso è accaduto nelle realtà in cui i pentastellati erano in rottura tra loro.