Cava, FdI presenta Renato Aliberti e flirta con Città Democratica di Gravagnuolo
E’ stata presentata stamattina presso la Mediateca di Cava de’ Tirreni la candidatura a sindaco di Renato Aliberti proposto da Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale.
Insieme a lui, Edmondo Cirielli, leader indiscusso del partito, Antonio Iannone, presidente regionale di FdI, e Fabio Siani, portavoce cittadino.
Tanto Siani quanto Cirielli hanno spiegato con convinzione e fermezza la volontà di Fratelli d’Itali di ridare a Cava de’ Tirreni l’identità perduta e di riaccendere la fiammella della cavesità ormai spentasi. Edmondo Cirielli ha ricordato come cinque anni fa ebbe un ruolo determinante nella scelta del candidato sindaco dell’allora PDL, prendendosi la colpa di quella scelta e ribadendo di non voler più commettere lo stesso errore che ha turbato durante questi anni il lavoro del gruppo consiliare di FdI, oltre ad aver fatto fallire il governo di Cava.
Ha poi dichiarato l’apertura e la disponibilità di Fratelli d’Italia a dialogare e confrontarsi con le varie realtà civiche cavesi, svestendosi della bandiera di partito. Poco si è detto della lista, soltanto che sarà molto forte, anzi, a loro dire, la più forte.
Ha preso poi la parola il candidato sindaco Renato Aliberti, noto imprenditore cavese, che ha spiegato il perché di questa decisione tanto importante per una persona nuova alla politica attiva (anche se negli anni scorsi è stato commissario cittadino di Forza Italia e da dieci anni è componente del Consiglio Generale dell’Asi) come la sua precisa volontà di far ritornare Cava alle sue antiche vestigia, la qual cosa lo rendevano orgoglioso nei numerosi contatti d’affari all’estero e in Italia durante gli anni passati.
“Ora quest’orgoglio non c’è più, Cava è cambiata ed ho ritenuto giusto e doveroso scendere in campo per fare qualcosa per la mia città”, ha detto Aliberti, e poi ha continuato affermando che vuole”gestire l’attività comunale come un’azienda, i cittadini sono clienti che devo soddisfare”.
Continuando ad usare un linguaggio più avvezzo ad un’azienda piuttosto che il politichese, ha poi spiegato in brevi linee il suo programma, che punta sui tagli dei costi inutili, l’intercettamento dei finanziamenti europei, lo sviluppo turistico, il rafforzamento delle forze dell’ordine e la sicurezza scolastica.
Ad ascoltarlo, oltre al nerbo di Fratelli d’Italia tra cui Tania Lazzerotti, Clelia Ferrara, Alessandro Schillaci, anche altri protagonisti della vita politica cavese come Sabato Sorrentino di SEL, Giovanni Del Vecchio, Matteo Monetta, Massimiliano Di Matteo di NCD, questi ultimi presenti forse solo per cortesia oppure in cerca di collocazione o alleanze politiche, ed alcuni esponenti di Città Democratica, la cui presenza è stata acclarata da Fabio Siani, il quale ha risposto in maniera affermativa alla domanda circa le voci di un probabile apparentamento con la lista civica capitanata da Luigi Gravagnuolo (ex nemico, ora probabile fratello, politico ovviamente).
Insomma, altro che fantapolitica, a quanto pare questo matrimonio, a differenza di quello dei Promessi Sposi, invece “s’ha da fare”.
Auguri.