Cava, Fabio Siani: “Galdi tradisce il mandato elettorale e mostra di non avere idee chiare”
“Alle elezioni amministrative del 2010 il prof. Marco Galdi, candidato designato dal PDL veniva eletto sindaco della Città, raccogliendo i propri consensi tra gli elettori del centro – destra. Ad un anno e mezzo dalle ultime elezioni amministrative il Prof. Marco Galdi, ha deciso di uscire alla scoperto candidandosi alle prossime elezioni provinciali per una lista di sinistra”.
E’ questo il lapidario commento che il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Fabio (nella foto) Siani ha affidato ad una nota stampa emessa nella giornata di ieri dopo che si è appresa della scelta di candidarsi al Consiglio Provinciale con una lista di sinistra compiuta dall’ex sindaco Marco Galdi.
“Nel corso delle ultime elezioni amministrative del maggio 2015 -continua Fabio Siani- il direttivo locale di FDI Alleanza Nazionale bene ha fatto a sostenere la candidatura di Renato Aliberti, ritenendo che l’ex sindaco Galdi non fosse più rappresentativo degli elettori e dei partiti di centro – destra né garante di un progetto di rilancio della Città”.
“Con questa scelta -incalza Siani- il prof. Galdi oltre a tradire il mandato dei cittadini, che lo hanno sostenuto nel corso delle ultime elezioni amministrative quale candidato Sindaco sostenuto dalla lista di Forza Italia, ha confermato di avere idee per niente chiare rispetto alla propria collocazione, dimostrando unicamente la propria abilità politica nel trovare una candidatura che altrimenti non avrebbe ottenuto dai partiti di centro – destra, conformandosi a coloro i quali ritengono marginale e di scarsa importanza la coerenza e l’etica politica”.
“I Consiglieri comunali Clelia Ferrara e Renato Aliberti e il coordinamento cittadino di “Fratelli d’Italia – A.N.” -conclude Siani nella sua nota- stigmatizzano la scelta del Prof. Galdi ma allo stesso tempo ritengono che il cambio di casacca abbia finalmente sgombrato il campo da equivoci, cosi da favorire un riavvicinamento dei partiti e dei movimenti di centro – destra, che dovranno adesso più di prima, lavorare ad un progetto comune, indispensabile per offrire agli elettori un’alternativa valida e credibile”.