Cava, denuncia dei Responsabili per Cava: “In due anni sull’Ospedale solo promesse”
“Dopo due anni di promesse e sbandierate vittorie solo sulla carta, l’Ospedale “SS. Incoronata dell’Olmo” versa in uno stato al limite della sopravvivenza per diversi servizi, senza più considerare quelli ormai persi definitivamente come la Ginecologia, la Senologia e l’endoscopia digestiva. Le voci e le promesse fatte dai vertici dell’Azienda, comparse recentemente sui giornali, parlano di “rinforzi” temporanei per l’estate, comunque non strutturali, che numericamente risulterebbero la classica goccia nell’oceano, mentre i sindacati degli operatori sanitari continuano imperterriti a lanciare quotidianamente richieste di aiuto”.
E’ quanto denuncia con una nota stampa il movimento civico Responsabili per Cava.
“Allo strato attuale -spiega il Movimento civico nella nota- le criticità sono rappresentate dalla Cardiologia, dove la carenza di specialisti ha fatto sospendere le visite ambulatoriali e mette a serio rischio la gestione delle emergenze; il servizio di Anestesia e Rianimazione, con medici che devono prestare servizio anche presso il presidio di Castiglione di Ravello, che di fatto ha ridotto o addirittura sospeso gli interventi chirurgici in elezione; il reparto di Chirurgia, con carenza di medici strutturati tale da non consentire una adeguata programmazione in elezione degli interventi; il servizio di Trasporto Ambulanze, dove la mancanza di personale dedicato vede, in caso di trasporto, sottratta una unità infermieristica al pronto soccorso, già peraltro sotto-organico in rapporto ai circa 25.000 accessi annui se consideriamo altri presidi dell’Azienda Ospedaliera. Infatti, a Castiglione di Ravello risultano in servizio al pronto soccorso 4-5 unità per turno con un numero ben inferiore di accessi, conseguenza di ben altro peso politico dei sindaci della costiera; il Pronto Soccorso che opera in perenne sott’organico di medici ed infermieri”.
“Alle evidenti carenze sopraelencate -concludono i Responsabili per Cava– bisogna aggiungere il timore per la mancanza di una reale stratificazione e programmazione delle esigenze dei diversi servizi e reparti che nei prossimi mesi, oltre a quelli estivi, vedranno numerosi pensionamenti che potrebbero aggravare le già precarie situazioni del nostro ospedale”.
