scritto da Pasquale Petrillo - 08 Novembre 2021 13:25

Cava de’ Tirreni, Servalli e l’opposizione… Sic transit gloria mundi

Parafrasando il drammaturgo romano Publilio Siro posso affermare che mi sono spesso pentito di aver parlato, mai di aver scritto.

Il problema, però, in quest’ultimo mese, è che c’è stato poco da scrivere della vita politico-amministrativa cittadina. O meglio, leggendo i social, a scrivere su quanto c’era da evidenziare lo hanno fatto i cavesi. Sugli aumenti tariffari, in particolare, sul caro-parcheggi.

Il campionario è davvero vasto. I nostri concittadini non si sono risparmiati nel dire la loro. A volte, lo hanno fatto in modo splendido, con eleganza ed ironia. In più di un caso, con rabbia mista a disagio. In diverse occasioni, però, sopra le righe, riempiendo di ingiurie gli amministratori comunali.

Non sono mancati gli interventi, sempre sui social, di qualche difensore degli aumenti. Accampando giustificazioni tanto improbabili da risultare delle provocatorie insolenze. Apriti cielo! Si è scatenato l’inferno. Con il risultato che i difensori dell’indifendibile sono stati sommersi da appuntite invettive, decise disapprovazioni, impertinenti sberleffi. D’altra parte, quando si tocca il portafoglio, è difficile non inferocirsi.

Servalli e i suoi, insomma, hanno ormai raggiunto un indice di gradimento prossimo allo zero. E pensare che è passato appena un anno dalla trionfale rielezione. Sic transit gloria mundi. E’ proprio vero: sono così effimere le cose del mondo!

Non è che l’opposizione, però, goda salute migliore, anzi, per taluni aspetti, sembra che addirittura stia messa peggio.

Almeno in apparenza, infatti, la maggioranza che sostiene il sindaco Servalli dà prova di compattezza. Vero è che non mancano evidenti mal di pancia da parte di alcuni. E forti preoccupazioni serpeggiano in tutti i suoi componenti. Tuttavia, nell’insieme la maggioranza almeno per ora tiene.

L’opposizione, al contrario, è indiscutibilmente divisa.

Lo è stata quando Murolo ha avanzato l’ipotesi di un governo di salute pubblica. Lo è stata quando Fratelli d’Italia ha lanciato la raccolta di firma per dimissionare virtualmente Servalli e quando con l’associazione Meridione Nazionale ha presentato l’esposto sul bilancio alla Corte dei Conti.

Non entriamo nel merito delle singole iniziative appena citate. Quello che emerge in modo evidente, però, è che l’opposizione, anzi, le opposizioni (ovvero centrodestra e Fratellanza), procedono in ordine sparso.

E peggio ancora fa il centrodestra. Ognuna delle sue componenti va per la sua strada. Non c’è una leadership riconosciuta e condivisa. E non c’è da meravigliarsi se manca un’azione politica comune.

Questo stato di cose si riflette, indubbiamente, sulla capacità delle opposizioni di intercettare il malcontento che monta sempre più in città.

Lo si è visto sugli aumenti tariffari che hanno fatto imbestialire la cittadinanza. E lo si è visto anche nella manifestazione per l’ospedale organizzata da alcuni comitati ed associazioni.

Le opposizioni, in tutto ciò, sembrano assenti, o comunque inadeguate. E non sembrano essere ritenute affidabili e credibili dalla stragrande maggioranza dei cavesi. Persino da chi è deluso da Servalli o da chi le ha già votate e intende rivotarle.

L’opposizione viene vista dai più come poca reattiva, scarsamente incisiva, con scarso mordente. E la sua azione viene percepita di maniera, flebile, non di sostanza. In altri termini, la città si agita, protesta, va in collera, ma non individua nelle opposizioni un interlocutore politico credibile. E l’opposizione, a sua volta, nel suo insieme non riesce ad incanalare la protesta e il malcontento. In altri termini, non è capace di interpretare e rappresentare il malessere che vive la città.

Sia chiaro, mai come oggi, soprattutto nella nostra città, non è cosa semplice far politica. Non è affatto agevole governare. E’ altrettanto difficile per l’opposizione mettere in campo azioni politiche valide, efficaci, incisive.

E’ però questo un motivo in più, per le opposizioni, per tentare di superare le incomprensioni, le diffidenze e quant’altro è motivo di dissapori e spaccature. In buona sostanza, le opposizioni dovrebbero sforzarsi nel trovare ciò che li unisce. E ragioni e finalità comuni ce ne sono. Nello stesso tempo cercare di mettere da parte i motivi di contrasto e le diversità di vedute.

L’impressione, tuttavia, è che nel tempo il solco delle fratture rischia di diventare ancora più profondo piuttosto che venire colmato.

Se così sarà, potrebbe risultare assai difficile ritrovare gli attuali protagonisti dell’opposizione al governo della città nel prossimo futuro.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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