scritto da Carolina Milite - 31 Ottobre 2023 12:28

Cava de’ Tirreni, a colloquio con il consigliere Raffaele Giordano: “Ai Cavesi chiedo di tornare ad avere il coraggio di sognare”

Abbiamo raccolto le sue riflessioni, anche sullo stato dell’arte dell’opposizione alla maggioranza di centrosinistra che sostiene il sindaco Servalli.

Abbiamo incontrato il consigliere comunale di opposizione, Raffaele Giordano, per una chiacchierata sulla situazione politica a Cava de’ Tirreni all’indomani della discussa approvazione del Bilancio di Previsione 2023-2025 che, di fatto, è la fotografia dello stato attuale della città e la carta programmatica dell’Amministrazione comunale per i prossimi due anni. Abbiamo raccolto le sue riflessioni, anche sullo stato dell’arte dell’opposizione alla maggioranza di centrosinistra che sostiene il sindaco Servalli.
Cardiochirurgo, Professore Universitario della Federico II di Napoli, Raffaele Giordano è autore di oltre cento pubblicazioni e vincitore di diversi premi. Autore di due testi universitari, collabora con molti centri internazionali per la ricerca sulla diagnosi e cura delle cardiopatie congenite. Inoltre, Raffaele Giordano è vicepresidente del Consiglio comunale di Cava de’ Tirreni, nonché componente di spicco dell’opposizione del gruppo civico “Siamo Cavesi”.

 

 

E’ stato da poco approvato il Bilancio di Previsione dal Consiglio comunale in un clima di grande tensione tra maggioranza, opposizione e revisori dei Conti. Il Sindaco non perde occasione per rassicurare i cavesi e prospettare una nuova stagione per la città che, dice, cambierà volto. Lei si è dimostrato molto pessimista e più di una volta gli ha chiesto di rimettere il mandato e andare al voto. Perché questa soluzione estrema? E’ davvero così grave la situazione del Comune di Cava de’ Tirreni?

La situazione economico-finanziaria del nostro Comune è molto preoccupante. Basti pensare che ad agosto 2022, mentre tutti erano in vacanza, la maggioranza ha approvato in tutta fretta un Piano di Rientro Pluriennale della durata di 20 anni per ripianare un disavanzo di 59 milioni risultato dai rendiconti precedenti. Questo, in termini pratici, implica che ogni anno il Comune debba risparmiare diversi milioni di euro  riducendo i servizi per la città ed i cittadini. Il bilancio di previsione 2023-2025, che l’Amministrazione Servalli ha approvato, contiene una lunga serie di capitoli di spesa per i quali è indicato un importo pari a zero. Con questi vincoli come saranno portati avanti i programmi per i servizi sociali, la cultura, la manutenzione, il verde pubblico e tanto altro? Rispetto a ciò che raccontano il Sindaco e i suoi fedelissimi, sembra di vivere in un’altra città. Dopo 8 anni, non possiamo sentire le stesse favole come se fosse il primo giorno di scuola. Insomma, altro che eredità delle precedenti amministrazioni, la verità è nei numeri. È per questo, secondo noi, che non ci sono altre soluzioni se non quella di ritornare al voto. Se sono convinti davvero di aver operato bene, non devono temere il giudizio dei cittadini.

L’opposizione pare aver ritrovato unità e compattezza. Siamo Cavesi, il gruppo civico a cui Lei appartiene e che ha il maggior numero di consiglieri nell’opposizione consiliare, dialoga e si muove in concerto con Forza Italia, Noi Moderati e Fratelli d’Italia. Avete trovato l’unità d’intenti, un punto d’incontro da cui partire in previsione delle prossime elezioni o è un’unione, diciamo così, di cartello?

Il dialogo con le altre forze di minoranza presenti in Consiglio comunale non è mai stato interrotto. Oggi questo si traduce in un’azione maggiormente condivisa per il presente e anche per il futuro. La condizione in cui questa amministrazione ha ridotto la città in questi otto anni richiede serietà, compattezza, competenza e soprattutto serenità. Con questo spirito, con questi principi e soprattutto con un rinnovato entusiasmo vogliamo costruire una proposta politico-amministrativa concreta e rigorosa. I cittadini sono ormai esausti dai tanti rincari dei servizi e non intravedono all’orizzonte una prospettiva di crescita economica e sociale della città.

Un’opposizione nuova è possibile a Cava?

Penso che in Consiglio comunale le posizioni siano ormai consolidate. È anche giusto sottolineare, però, che non esiste solo l’opposizione consiliare, ma è importante anche quella che non ha rappresentanti eletti. Mi riferisco ad associazioni, movimenti e comitati che molto bene fanno quando prendono parte alla vita politico-amministrativa della città. Ne è un esempio il comitato per l’Ospedale che, secondo me, è stato ed è fondamentale nel riuscire a smuovere l’opinione pubblica su un tema molto delicato come quello della tutela della salute pubblica sul territorio. Questa forma di mobilitazione fuori dal Consiglio comunale può arrivare dove noi consiglieri di opposizione da soli non riusciamo, spesso per evidenti limiti numerici. Quando un popolo intero fa sentire la propria voce è impossibile non prestargli ascolto.

Impossibile non notare l’assenza in questo gruppo della Fratellanza di Luigi Petrone con cui fino a pochi mesi fa eravate, invece, molto compatti. Cosa è successo? Perché vi siete divisi?

Per Luigi, Pasquale e tutti gli amici della Fratellanza nutriamo affetto e rispetto. Abbiamo affrontato insieme un tratto di cammino all’opposizione. Poi, quando abbiamo iniziato a discutere del futuro, delle divergenze di vedute ci hanno portati su binari diversi. La politica è fatta di stagioni.

Presentare un’alternativa solida e, soprattutto, credibile alla città, in un momento storico in cui Cava sembra ripiegata su se stessa e avviluppata da tanti problemi, non è facile. Qual è la comune agenda politica al centro della vostra alleanza che intendete presentare ai cavesi?

“Credibile” è proprio l’aggettivo giusto. La cosa che più mi rammarica quando ascolto i cittadini è il senso di rassegnazione. Sulle prime mi sento inerme, poi scatta dentro di me quella motivazione per cui mi sento di dire che “non si può andare avanti così e bisogna impegnarci tutti per una città migliore”. Come dicevo prima, bisogna sempre essere trasparenti e dire la verità ai cittadini, non raccontare favole. La nostra agenda politica si baserà sulla concretezza e sulla competenza. Io sono uno di quelli che crede che “le idee camminano sulle gambe degli uomini”. Abbiamo delle idee e delle linee guida, ma la nostra proposta politica si arricchirà giorno dopo giorno, soprattutto con l’ascolto dei cittadini. Stiamo già lavorando ad una iniziativa pubblica da tenere prima di Natale: sarà un’occasione di confronto aperto con i Cavesi.

Cosa crede che abbia maggiormente sbagliato l’attuale Amministrazione cavese?

La cosa che più mi colpisce, in negativo, è come in molte situazioni ci sia una gestione superficiale e approssimativa. Forse è il mio carattere, la mia forma mentis professionale, che mi porta a essere rigoroso, a non lasciare nulla al caso e ad assumermi in pieno le mie responsabilità. La giunta Servalli, che è sempre pronta a scaricare le responsabilità sulle precedenti amministrazioni, dovrebbe avere anche l’onestà intellettuale di dire che quel poco che sta capitalizzando è il frutto del lavoro avviato dieci o venti anni fa. In otto anni di mandato cosa ha avviato di suo quest’Amministrazione in termini di progetti per la città? Nulla. Di qui a qualche anno pagheremo amaramente questi ritardi, anche perché le città a noi vicine non sono affatto rimaste a guardare. È per questo che occorre subito cambiare rotta, ma non si può certo immaginare che possano farlo le persone che da anni sono al timone del Comune.

In un probabile toto nomi per il prossimo candidato sindaco per il centrodestra, Lei sembra essere in pole position. Conferma? Vuol candidarsi al governo di Cava de’ Tirreni?

Questa delicatissima fase della vita politica cittadina richiede uno sforzo comune da parte di tutti – e sottolineo tutti – quelli che hanno davvero a cuore le sorti di Cava. Sul piano personale posso solo dire che l’impegno richiesto a chi amministra la seconda città della provincia di Salerno e una delle più grandi della Campania è tale da condizionare tutto, dalla vita privata alla professione. E io amo molto il mio lavoro proprio come la mia città. Fa piacere incontrare persone che manifestano apprezzamento per la serietà e l’impegno profusi in questi anni come consigliere comunale. Sono contento di dare un contributo per definire una proposta politica alternativa per la nostra città. Di persone in grado di mettere passione e competenza al servizio di Cava, il centrodestra ne ha tante e la sua forza vincente sarà il lavoro di squadra che saprà fare, al di là dei ruoli dei singoli.

Cosa direbbe in questo momento ai suoi concittadini che stanno leggendo l’intervista?

Cava può tornare ad avere il ruolo che le compete per identità territoriale, storia e capacità dei suoi cittadini. Per farlo, dobbiamo tutti mettere da parte la sfiducia in cui siamo piombati a causa degli ultimi anni. Ai Cavesi chiedo di tornare ad avere il coraggio di sognare.

Diplomata al liceo classico, ha poi continuato gli studi scegliendo la facoltà di Scienze Politiche. Giornalista pubblicista, affascinata da sempre dal mondo della comunicazione, collabora con la rivista Ulisse online sin dalla sua nascita nel 2014, occupandosi principalmente di cronaca politica e cultura. Ideatrice, curatrice e presentatrice di un web magazine per l'emittente web Radio Polo, ha collaborato anche col blog dell'emittente radiofonica. Collabora assiduamente anche con altre testate giornalistiche online. Nel suo carnet di esperienze: addetto stampa per eventi e festival, presentazione di workshop, presentazioni di libri e di serate a tema culturale, moderatrice in incontri politico-culturali.

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