scritto da Giuseppe Carratù - 28 Ottobre 2023 10:47

Cava de’ Tirreni, a colloquio con il cavese Francesco Della Rocca leader dei giovani di Forza Italia

Stiamo parlando di Francesco Della Rocca, da poco nominato Vice Coordinatore Vicario Provinciale di Forza Italia, già coordinatore dell’area nord della provincia, il quale, sebbene giovanissimo, è già un imprenditore e professionista nel campo della cybersecurity.

Cavese, ventidue anni, studente presso l’Università degli Studi di Salerno al Corso di Laurea Magistrale in Data Science e Digital Innovation, dopo la laurea con lode e menzione in Studi Diplomatici, Internazionali e sulla Global Security, precisamente al curriculum di studi in Cybersecurity e Cyber Intelligence. Stiamo parlando di Francesco Della Rocca, da poco nominato Vice Coordinatore Vicario Provinciale di Forza Italia, già coordinatore dell’area nord della provincia, il quale, sebbene giovanissimo, è già un imprenditore e professionista nel campo della cybersecurity.

A Francesco Della Rocca chiediamo innanzi tutto qualcosa degli studi universitari in cui è impegnato.

Frequento l’ateneo salernitano per conseguire la laurea in Data Science e Digital Innovation, nel curriculum di studi Cyber Risk Management for Advanced Defence Strategies, che mira a preparare e formare i futuri analisti di dati, i Cybersecurity Analist.

E il suo impegno politico quando inizia?

Da sempre si può dire. Di sicuro dalle scuole superiori. Al Liceo Scientifico A. Genoino, dove ho studiato, diplomandomi con il massimo dei voti, sono stato per 5 anni Rappresentante di Classe e per l’ultimo biennio il Rappresentante di Istituto, per la precisione 2018-2019 e 2019 – 2020. Poi al primo anno di Università degli Studi di Salerno sono stato eletto Consigliere Didattico e Consigliere di Dipartimento.

E il suo percorso più strettamente politico?

Ho iniziato il mio percorso politico in Forza Italia insieme a Marco Milione, oggi Responsabile Provinciale delle Imprese, Oscar Barba, Coordinatore Cittadino di Forza Italia Giovani, e Antonio Bottiglieri, oggi Responsabile Provinciale della Comunicazione.

Ho iniziato la mia attività politica molto presto, studiando, frequentando corsi di formazione, leggendo libri, sempre con l’intento di servire la nostra Comunità e il nostro Paese.

Nel suo curriculum però leggo che lei, giovanissimo, è anche già imprenditore?

Sì, nel gennaio di quest’anno ho costituito una Società di Cybersecurity e Data Protectioncon Marco Milione, attuale Responsabile Provinciale delle Imprese di Forza Italia Giovani Salerno. Ci occupiamo di aumentare i livelli di sicurezza informatica delle aziende, proteggendo la riservatezza degli imprenditori e professionisti.

Bene torniamo alla politica. Qual è il suo Pantheon politico-culturale ideale?

Più che riferirmi ad un dato personaggio, ho sempre preferito riferirmi ad un sistema di valori, di costruzione e di valorizzazione, che oggi, purtroppo, non riconosciamo più come essenziale.

Sono un europeista e atlantista convinto, da sempre ammiratore della storia democratica americana e della impressionante predisposizione all’innovazione e alla valorizzazione dei talenti degli Stati Uniti d’America.

Occorrerebbe davvero molto per spiegarle con precisione le mie radici e le motivazioni per cui determinati personaggi hanno ispirato il mio percorso politico.

Potrei però provare a renderle chiaro il concetto in pochi passaggi. Sono un grandissimo appassionato della storia politica italiana e sono sempre stato orgoglioso di quelle volte in cui l’Italia si è fatta grande davanti agli occhi del mondo.

Sembra, dicendo questo, che lei nonostante la giovane età sia tra quelli che rimpiangono un passato politico che non c’è più?

Perché oggi molti rimpiangono il passato? Perché prima per arrivare ad un certo livello di notorietà in politica, serviva un lungo percorso nelle retrovie, dalle sezioni, oggi dimenticate, al territorio, oggi usato solo per scopi elettorali. I cittadini riponevano fiducia nei rappresentanti politici e per poter continuare la tua carriera politica dovevi ripagare la fiducia degli stessi.

Oggi si è in politica se si è noti, si ha la presunzione di credere di possedere tutte le competenze necessarie, venendo eletti magari con la barbarie dei listini bloccati.

Una delegittimazione dell’elettorato che ha prodotto nel corso negli anni una involuzione della specie, sempre più lontana dalla politica, perché sempre di più la stessa si è allontana da coloro che li hanno votati.
Il senso della politica si è svuotato, si privilegia l’apparenza, e ci può anche stare, ma serve anche la sostanza. E questa non c’è più.

Torniamo al suo impegno politico di dirigente giovanile di Forza Italia.

Durante i nostri primi incontri la situazione era davvero preoccupante: nell’intero territorio nord della provincia di Salerno non erano presenti coordinamenti cittadini di Forza Italia Giovani. Anche nella nostra cittadina la situazione non era delle migliori.
Abbiamo lavorato, sacrificandoci quotidianamente e oggi, con orgoglio, siamo tra i Coordinamenti più grandi d’Italia: circa 80 giovani cavesi fanno parte della nostra famiglia, scegliendo convintamente Forza Italia Giovani Cava de’ Tirreni.

Lei però è anche coordinatore di Forza Italia per l’Area Nord della provincia, oltre ad essere Vice – Coordinatore Provinciale?

Sì. In una cornice, quella dell’Agro, di cui sono Responsabile, che conta quasi 50 attivisti, oltre il potenziale enorme espresso dall’Università degli Studi di Salerno, nella quale tantissimi studenti e associazioni hanno scelto di avvicinarsi al nostro movimento, grazie all’eccellente lavoro del Vice Coordinatore Sud Italia di Studenti per le Libertà, Mario Petti.

Questa affluenza di oltre 130 partecipanti ci permette di ragionare in modo serio, costruttivo e propositivo sul nostro territorio e sul nostro futuro.

Restando sul nostro territorio, insomma avete fatto un buon lavoro come giovani di Forza Italia?

Siamo orgogliosi che Cava de’ Tirreni sia un punto di riferimento nel movimento giovanile di Forza Italia, assumendo notevole peso politico, prova che il duro lavoro e il sacrificio premiano sempre.
Siamo orgogliosi perché, in un momento storico che vede l’astensionismo giovanile crescere elezione dopo elezione, il nostro movimento segna un’inversione di tendenza, soprattutto se si considera che la totalità dei circa 80 attivisti ha meno di 23 anni.

Nella nostra città, però, da un punto di vista politico e amministrativo non è tempo proprio di rose e fiori, o no?

Siamo molto preoccupati, poiché il nostro futuro, il futuro della nostra Cava de’ Tirreni, prefigura uno scenario allarmante. Otto anni di Amministrazione Servalli hanno portato a registrare in bilancio quasi 60 milioni di euro di disavanzo. Oltre le opinioni politiche, questo dato, rappresenta oggettivamente una gestione discutibile delle finanze pubbliche. Sa cosa significa? Fondi azzerati per tutti i servizi da rendere ai cittadini, dal sociale al culturale, dallo sport all’istruzione e così via. Un disastro pagato a caro prezzo da noi cittadini cavesi oggi e in prospettiva di uno sviluppo a dir poco problematico per la nostra città.

Abbiamo idea di cosa significa tutto ciò ? Significa che una gestione politica scellerata sta piano piano spegnendo la nostra Cava de’ Tirreni, un tempo ridente, piena, felice.
Oggi sempre più grigia, nervosa e cupa.

L’augurio è che tutto ciò serva di lezione anche al centrodestra cavese.

Sì, ci servirà da lezione. Nelle elezioni amministrative, purtroppo, il numero di candidati è solitamente altissimo, con una qualità di candidati e di eletti che peggiora di elezione in elezioni. Abbiamo quindi una grande responsabilità. Il voto è fondamentale per determinare le scelte che qualcuno compirà, anche perché quel qualcuno le compirà anche per chi ha deciso di non votare o lo farà con sufficienza, e se quest’ultimo compirà scelte sbagliate, la responsabilità sarà anche di chi non ha adempito coscientemente all’esercizio del diritto di voto. Ed ecco, vorrei proprio partire da quest’ultimo punto, il diritto. In proposito, vorrei citare Sergio Marchionne, oggi viviamo nell’epoca dei diritti: il diritto al posto fisso, il diritto al salariogarantito, il diritto al lavoro sotto casa, il diritto di urlare e sfilare. Intendiamoci, i diritti sono sacrosanti, ma se continuiamo a vivere di soli diritti, di diritti moriremo.

E allora?

Dobbiamo tornare ad un sano senso del dovere, ad una consapevolezza che per avere, bisogna anche dare. Bisogna riscoprire il senso e la dignità dell’impegno, il valore del contributo che ognuno può dare al processo di costruzione dell’oggi, e soprattutto del domani.

Giusto, ma in concreto cosa proporrete come giovani di Forza Italia?

Proporremo un progetto chiaro, solido e sincero. Un progetto che premierà le diversità, le competenze e il coraggio. Si, il coraggio, perché nonostante un quadro economico preoccupante e una situazione politica instabile, vogliamo essere protagonisti.
Occorre riscoprire le frazioni, ormai dimenticate e trascurate. Occorre riscoprire quei valori che risiedono dentro di noi, continuamente bistrattati da giochetti di palazzo. Occorre ridare peso alla forma e alla sostanza, di cui si è persa contezza, basta osservare qualche Consiglio Comunale per rendersi conto della pochezza espressiva di alcuni rappresentanti.

Poi, non chiedetevi perché le nuove generazioni si allontanino dalla politica.

Infine, lasciatemelo dire, i miei nonni, i miei genitori, mi hanno trasmesso il valore dell’educazione. Ecco, bisognerebbe riscoprirlo. Abbandonando l’arroganza, la presunzione e l’ignoranza. Occorrerebbe che maturasse in noi, un senso civico, un senso di appartenenza, un senso di dignità umana, capace, forse di farci guardare allo specchio di mattina, e provare, almeno con noi stessi, ad essere sinceri e di affrontare la verità.

In conclusione, c’è la speranza di rilanciare la nostra città?

Occorre guidare la città con profili operosi e concreti, seri e preparati, dotati di visione e capaci di guardare con coraggio al futuro.

Noi siamo sempre dalla parte della nostra sofferente Cava de’ Tirreni.

Solo così costruiremo un Paese, non solo Cava, che non ha paura della competizione, che sappia affrontarla e vincerla grazie alla qualità del prodotto italiano e alla capacità creativa delle persone e delle imprese.

Occorre, quindi, una classe politico–amministrativa capace di ridare dignità alla politica.

Dottore commercialista iscritto all’ Ordine Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di di Salerno; Revisore legale dei conti; Docente di fascia A per corsi avviamento start-up Invitalia, l'Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, di proprietà del Ministero dell'Economia. Specializzato in consulenza fiscale, consulenza gestionale-amministrativa-contabile e societaria per piccole e medie imprese; Formazione ed orientamento personale dipendente; Attività peritali di imprese e società commerciali; Direttore della pagina Fb Fiscal Coach.

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