scritto da Redazione Ulisseonline - 27 Ottobre 2015 08:21

Cava, Consiglio comunale infuocato, Galdi attacca sull’abusivismo edilizio, il sindaco Servalli: “Insopportabile demagogia”

Si preannunciavano scintille per il Consiglio comunale di ieri sera che prevedeva all’ordine del giorno temi scottanti come la delibera n. 99 dicembre 2014 sull’abusivismo edilizio e il futuro della Manifattura tabacchi. Si attendeva da parte dell’ex sindaco Marco Galdi (nella foto durante un suo intervento) una pervicace filippica su tali argomenti, e così è stato.

Il primo affondo c’è stato in merito alla Manifattura, che nei progetti dell’ex Amministrazione sarebbe dovuta diventare, secondo il progetto di ristrutturazione, una sorta di tesoro occupazionale per circa trecento cavesi, con annesse due grandi piazze e un’ottantina di appartamenti. I contenziosi attualmente in corso, ha precisato Galdi sono solvibili.

In merito, il sindaco Vincenzo Servalli ha ribattuto invece, con estrema chiarezza: “L’intervento non è conforme al PUC per cui la questione è sotto monitoraggio in attesa di vagliare nuovi eventi quando si avrà un quadro più chiaro”.

Insomma, al momento l’affaire Manifattura non s’ha da fare.

Ma l’argomento più caldo in discussione, e che ha gremito la sala consiliare di cittadini cavesi, è stato la discussione sulla delibera di Consiglio comunale n.99 del 15 dicembre 2014 che prevede una procedura di acquisizione al Patrimonio Comunale delle case abusive in relazione alla Legge Regionale n.5 di maggio 2013. Marco Galdi ha precisato che al momento non ci sono i margini per un condono regionale, checché ne dica De Luca, per cui ha caldamente consigliato di perseguire la strada della delibera n. 99 la quale, sebbene abbia un iter articolato, sarebbe, a suo dire, l’unica soluzione al momento attuabile poiché il rischio degli abbattimenti è concreto. Tale posizione però è stata fortemente ricusata dalla maggioranza che ha, attraverso le parole del consigliere Giovanni Del Vecchio, rimarcato il fallimento di tale proposta risolutiva, ritenuta tardiva e superficiale in quanto non sono previste soluzioni per gli abusi precedenti al 1 gennaio 2003. Bisognerebbe, ha continuato Del Vecchio, piuttosto avviare la modifica del decreto ministeriale datato 1967 che di fatto paralizza Cava de’ Tirreni in un rigido e obsoleto vincolo paesaggistico. Sulla stessa linea di bocciatura si è mosso il consigliere Massimiliano Di Matteo. Durante un lungo discorso agli astanti ha dichiarato inefficace la delibera, smantellandone pezzo per pezzo la bontà e l’efficacia.

Sulla drammatica vicenda ha concluso il sindaco Servalli mettendo un punto fermo ed asserendo con estrema serietà e gravità che “la soluzione al problema non è in questa Aula consiliare e la risposta che la cittadinanza vorrebbe purtroppo non può essere data  dall’Amministrazione.”

“Galdi -ha continuato- usa toni demagogici e insopportabili. La realtà dei fatti è che la delibera n. 99 non è risolutiva di nulla”. Ha poi terminato ribadendo perentoriamente che si deve chiudere una volta per tutte la stagione delle false promesse.

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