La possibile data delle prossime elezioni slitta ogni settimana, un po’ come quella della pensione che in questi ultimi anni si allontana sempre più. In un primo tempo, infatti, si era parlato di domenica 10 maggio, poi il tutto era slittato al 31 maggio, ora si parla sempre più con insistenza di domenica 7 giugno. Molto probabilmente a determinare questi slittamenti, sono i problemi politici del Pd, che condizionano il governo non a caso guidato dal suo segretario, Matteo Renzi.
Questo, tuttavia, vuol dire tempo in più per i candidati sindaco da dedicare alla formazione delle liste e magari per le trattative di possibili accordi tra le varie formazioni politiche in campo.
Il grosso dello scenario di questa affollata competizione elettorale sembra ormai essersi delineato. I candidati a sindaco al momento sono dieci e, salvo sorprese, tanti dovrebbero ai nastri di partenza.
Certo, resta ancora possibile, ma sempre più remota, l’ipotesi di un’alleanza tra Città Democratica e la destra di Fratelli d’Italia, allo stesso tempo non è stata ancora ufficializzata la scelta del gruppo politico che fa capo all’ex assessore provinciale e vicesindaco metelliano Gigino Napoli. Molto probabilmente, infatti, come da tempo si vocifera, Napoli e i suoi andranno con una lista civica in appoggio della candidatura di Armando Lamberti.
Sembra invece allo sbando il Nuovo Centro Destra dopo che l’ex vicesindaco Giovanni Del Vecchio ha scelto di correre in una lista civica con Enzo Servalli, scegliendo così una sorta di pre-adesione al Pd, mentre il consigliere uscente Matteo Monetta ha difficoltà a trovare la propria collocazione in una delle liste in campo e dovrà così, in tempi ristretti, decidere sul da farsi, non ultimo finanche pensare di mettere su una lista e magari candidarsi a sindaco.
Sembra, invece, più che solida l’alleanza politica tra Giovanni Baldi e Marco Galdi, l’uno a sostegno dell’altro nelle due competizioni che li vedranno protagonisti rispettivamente alle regionali e alle comunali. Non sembra avere più dubbi, infatti, Giovanni Baldi, che si candiderà alle regionali quali che sia la collocazione che il proprio partito, l’Udc, sceglierà nei prossimi giorni, vale a dire con il centrosinistra di De Luca o con il centrodestra di Caldoro dove finora sono stati.
Quale che sarà la scelta dell’Udc, e quindi di Baldi, per il sindaco uscente Galdi non cambierà granché, anche perché da due anni ha fatto una scelta civica. In altri termini, anche se sostenere Baldi vorrà dire appoggiare il centrosinistra di De Luca, per Galdi non sarà affatto un problema, anzi, molto probabilmente, un’occasione da sfruttare.
“La vita è bella perché è varia -commenta al riguardo Stefano Cicalese, candidato sindaco di Città Democratica nella sua ultima newsletter- noi non ci sorprendiamo più di niente, per questo diciamo che le vicende dei partiti non ci interessano, i nostri unici nemici sono i problemi dei cavesi”.
Ha più che ragione Cicalese, ma questo vale per tutti, anche per lui.
D’altro canto, di cosa dovremmo meravigliarci ancora? Destra e sinistra non esistono più, siamo ormai nella stagione politica della grande insalata. Eh sì, una bella insalatona dove si confondono in un dissonante (per qualcuno magari anche disgustoso) mix di verdure, ortaggi e, perché no?, tonno, uova o formaggio.