scritto da Redazione Ulisseonline - 02 Marzo 2016 08:48

Cava, almeno a parole il Consiglio comunale unito per salvare l’Ospedale

Uniti nel nome della città per la salvezza dell’ospedale S. M. Incoronata dell’Olmo.

E’ continuata ieri pomeriggio la seduta consiliare interrotta il giorno precedente ed è ripreso il dibattito relativo ai temi che erano stati congelati. Tra essi, appunto, la discussione sull’attuale situazione e le prospettive future per la struttura ospedaliera.

“Quella per l’ospedale è la battaglia di tutta la città. L’attenzione al tema è stata ed è sempre viva”. Queste le parole del sindaco Vincenzo Servalli durante il suo intervento di fronte all’assise cittadina per fare una fotografia dello stato delle cose.

In precedenza,. Marco Galdi aveva palesato la sua preoccupazione per il nosocomio cittadino dopo la chiusura del reparto di ginecologia-ostetricia, vedendo in tale decisione un grave dato politico. “Ho la sensazione che la decantata filiera istituzionale non esista in realtà e che Cava de’ Tirreni a livello regionale conti meno di zero”, queste sono state le dure parole con cui ha argomentato i suoi timori per il destino del plesso metelliano.

Il Primo cittadino ha reso nota all’assemblea la delicatezza del momento, proprio in questi giorni, infatti, ha spiegato che è in corso di redazione il nuovo atto aziendale che definirà il ruolo dell’ospedale di Cava all’interno dell’Azienda Universitaria e della Regione. “ribadisco- ha scandito Servalli- che è obiettivo precipuo garantire l’emergenza-urgenza e le specializzazioni. Non sono mancate sollecitazioni da parte dell’Amministrazione a Vincenzo De Luca ed Enrico Coscioni, ma l’evidenza dei fatti ha portato a prendere la decisione del ricorso al TAR che ha dimostrato l’autonomia della città e non la sua subalternità”.

luca narbone gabriele durante

Altra delicata questione oggetto di discussione nel corso del Consiglio comunale era la condizione giovanile e la tossicodipendenza in città, sintomo di un allarmante e crescente disagio. Vibranti e accorate parole sono state pronunciate da entrambe le parti politiche sulla matrice di tale problema e le misure da adottare per porre un argine a quella che potrebbe diventare una degenerazione. Come ha fatto notate il giovane consigliere Luca Narbone (nella foto), la Campania è terza per consumo di oppiacei e sesta per quello di cocaina. “Campagne di sensibilizzazione, serie politiche giovanili e centri di aggregazione soprattutto nelle frazioni da sempre abbandonate a se stesse possono essere un valido apporto- ha sentenziato Narbone- ad una tematica estremamente complessa”. (foto Gaetano Guida e Gabriele Durante)

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