Bari. Clima da “Notti Magiche” al “San Nicola” di Bari in uno splendido revival delle serate mondiali di “Italia ‘90”. Cornice di pubblico maestosa con oltre 25.000 spettatori sugli spalti a colorare una splendida serata di sport nel segno del bel calcio e del gemellaggio tra due tifoserie appassionate e partecipi come poche alle vicende (vicissitudini) delle proprie compagini calcistiche. Una serata però macchiata in maniera indelebile dall’ennesima sciagurata direzione arbitrale che ancora una volta penalizza, al di là dei propri demeriti, la squadra granata.
La cronaca. Riproposta dal primo minuto la difesa d’emergenza approntata contro il Perugia, dopo l’infortunio di Lanzaro; da destra a sinistra: Colombo, Franco, Empereur e Rossi. Centrocampo rivoluzionato: accanto al rientrante Moro, il confermatissimo e ancora positivo, Odjer e l’ex Sciaudone. In avanti il trio Milinkovic – ottima la sua gara finita anzitempo per un infortunio – Coda – in crescita ma ancora sterile – e Gabionetta, tornato il pulcino bagnato della scorsa stagione.
Neanche il tempo di mettersi comodi in un ambiente come detto emozionante e la Salernitana è subito sotto. Su una rimessa laterale, assegnata erroneamente ai padroni di casa, che rimettono subito in gioco la sfera, Del Grosso fa partire un preciso cross dalla sinistra per la battuta al volo di Maniero che, sfruttando l’errato posizionamento dei centrali, firma l’1–0.
La Salernitana pur ferita e incerottata prova subito a rispondere con Coda: l’attaccante poco dopo il quarto d’ora supera il portiere Guarna e cerca la porta, ma l’esperto Contini miracolosamente salva sulla linea. Al 21’ doppia occasione per il Bari, prima con un calcio di punizione di Rada respinto bene da Strakosha, poi con una conclusione dalla trequarti di Rosina che si spegne di poco sul fondo.
Tocca poi a Gabionetta provare la risposta con un tiro da fuori che non inquadra la porta. Di lì a poco il fattaccio: Milinkovic, strepitoso nella circostanza, parte palla al piede dalla sua metà campo e salta gli avversari come birilli fino all’area di rigore barese, dove viene platealmente atterrato da Porcari per quello che sarebbe un rigore sacrosanto. Il signor Candussio da Cervignano vede invece una simulazione del giovane serbo e nella circostanza, per proteste, ammonisce, oltre il protagonista dell’azione, anche il difensore Rossi. Oltre al danno, per il rigore non concesso, la doppia beffa! Il primo tempo si chiude così sul parziale di 1-0.
La seconda frazione di gioco comincia nel segno della Salernitana, più volte vicina al goal. Subito Coda con un colpo di testa alto sulla traversa, poi Milinkovic su ennesima azione ficcante imbecca Sciaudone al limite che calcia in diagonale ed esalta Guarna, bravissimo nell’occasione. I granata hanno il merito di continuare a crederci e finalmente raggiungono il meritato pareggio al 25’. Corner di Gabionetta per la spizzata di Colombo che favorisce la girata di Donnarumma, appena entrato per l’infortunato Milinkovic, per il primo goal in maglia granata dell’attaccante.
L’inerzia della gara sembra favorevole agli ospiti che hanno il demerito di non provarci con sufficiente cattiveria e convinzione; il Bari così riprende coraggio e con uno spunto di De Luca, che salta troppo facilmente Colombo sulla destra, la sfera giunge al centro dell’area per l’accorrente Valiani che, in solitaria, supera Strakosha per il 2–1. La Salernitana stanca, confusa e priva di idee, non riesce più a impensierire la retroguardia biancorossa nemmeno su palla da fermo e dopo 5’ di recupero il fischio finale lascia il classico retrogusto amaro in bocca ai granata.
La Nota. Quarta partita consecutiva disputata discretamente dai ragazzi di mister Torrente che però non muove la classifica. Se nelle precedenti tre occasioni almeno un punto era rimasto a lenire le ferite, in questa circostanza rimane solo tanta rabbia per la buona prestazione e per l’ennesimo torto arbitrale subito. Non può rappresentare un alibi, non fa classifica né morale, ma ormai sono troppi gli errori dei direttori di gara a svantaggio dei granata. Non meraviglia al riguardo lo sfogo del presidente Mezzaroma, sempre molto equilibrato e pacato, che minaccia di lasciare. Ciononostante la risposta in campo c’è stata: pareggio temporaneo conquistato meritatamente e ancora buone prestazioni dei giovani Odjer e Milinkovic.
Un furetto indiavolato il primo, una perenne spina nel fianco il secondo. Torneranno molto utili nelle gare a venire. Quasi in silenzio è passata la panchina di capitan Pestrin: diciamolo sottovoce, sembra che il gioco ne abbia giovato. La difesa però, con tutte le attenuanti del caso, rimane inadeguata alla categoria.
La squadra comunque continua a battersi con coraggio e determinazione tutta schierata dalla parte del mister – basta guardare gli abbracci dopo il momentaneo pareggio di Donnarumma – ma tra infortuni, squalifiche, sfortuna ed errori individuali non ne va davvero bene una. Tocca solo abbassare la testa rimboccarsi le maniche e lavorare più di prima. D’altronde non c’è altra risposta e possibilità appannaggio dei ragazzi. Probabilmente il mercato di gennaio apporterà quei correttivi necessari che la società non farà mancare ma intanto bisogna pedalare per arrivare alla pausa invernale in linea di galleggiamento.
Silenzio stampa. La società granata ha deciso di trincerarsi in silenzio stampa forse in segno di protesta considerati i continui torti arbitrali o magari lo ha fatto per evitare il rischio di squalifiche per eventuali dichiarazioni dettate dalla rabbia del momento. Dispiace soprattutto perché a Bari è andata in scena una splendida serata di sport, nel segno dei valori più nobili che solo il calcio nella sua versione migliore riesce ad offrire, versione, che al di là del risultato e dell’arbitraggio, si è pienamente ammirata al “San Nicola”.
Il prossimo trittico contro Novara, Latina e Pro Vercelli potrà dire molto sulle reali possibilità di salvezza dei granata confidando di aver definitivamente saldato il conto con la dea bendata e le ex giacchette nere.