Stime provvisorie Istat: il tasso d’inflazione scende all’1,1% in “netto rallentamento” rispetto all’1,6% di novembre. Nel 2018 i prezzi al consumo registrano una crescita dell’1,2%, replicando l’andamento annuo del 2017
Il tasso d’inflazione a dicembre scende all’1,1%, secondo le stime provvisorie dell’Istat, in “netto rallentamento” rispetto all’1,6% di novembre.
Su base mensile l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,1%. “Gran parte” del rallentamento dell’inflazione è dovuto ai beni energetici non regolamentati (i cui prezzi decelerano da +7,8% di novembre a +2,6%) e, in misura minore, dai beni alimentari lavorati e dei servizi di trasporto.
L’Inflazione decelera sia per i beni (da +1,7% di novembre a +1,3%) sia per i servizi (da +1,4% a +1,1%); il differenziale inflazionistico tra servizi e beni rimane quindi negativo e pari a -0,2 punti percentuali (era-0,3 nel mese precedente).
Per i prodotti di largo consumo, la crescita dei prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona da +0,9% di novembre si porta a +0,8%, mentre i prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto rallentano in modo marcato (da +1,9% a +1,3%), a causa della flessione dei Beni energetici non regolamentati Nel 2018 i prezzi al consumo registrano una crescita dell’1,2%, “replicando l’andamento annuo del 2017″, secondo i dati provvisori dell’Istat. L'”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, è stabile a +0,7%. L’effetto di trascinamento sul 2019 è “pari a zero”.
“In media annua, quasi metà dell’inflazione del 2018 è dovuta ai beni energetici nel loro complesso, al netto dei quali i prezzi al consumo sono aumentati dell’1% nel 2017 e dello 0,7% nel 2018”, è il commento dell’istituto di statistica.
Nell’Eurozona l’inflazione rallenta all’1,6% L’inflazione nell’Eurozona è stata pari all’1,6% annuo a dicembre, in netto rallentamento dall’aumento dei prezzi al consumo dell’1,9% registrato a novembre. È la stima preliminare comunicata da Eurostat. A pesare sono, in particolare, i beni energetici, che rallentano al +5,5% annuo a dicembre dal +9,1% di novembre. (fonte Confcommercio su base Istat)