scritto da Redazione Ulisseonline - 30 Settembre 2016 14:34

Istat, a settembre dopo sette mesi i prezzi tornano a salire

A settembre, secondo i dati provvisori Istat, l’inflazione è cresciuta dello 0,1% rispetto allo stesso mese del 2015, mentre su base mensile si registra un calo dello 0.2%. L’inflazione acquisita per il 2016 risulta pari a -0,1%. Nell’Eurozona prezzi in crescita dello 0,4%.

Dopo sette mesi l’Italia esce dalla deflazione e i prezzi tornano a crescere, anche se in misura lieve. Secondo le stime provvisorie dell’Istat, a settembre l’indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato infatti un aumento dello 0,1% rispetto a settembre 2015 (era -0,1% ad agosto). Su base mensile, invece, si è verificata una diminuzione dello 0,2%.

Questa inversione di tendenza è dovuta principalmente al marcato ridimensionamento della flessione dei prezzi dei Beni energetici sia non regolamentati (-2,7%, da -7% di agosto) sia regolamentati (-4,1%, da -5,9%) e, in misura minore, alla ripresa della crescita tendenziale dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,1%; la variazione era nulla il mese precedente). Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, la “inflazione di fondo” sale a +0,5% (da +0,4% di agosto); al netto dei soli beni energetici si attesta a +0,5% registrando, rispetto al mese precedente (+0,6%), un rallentamento di lieve entità.

L’inflazione acquisita per il 2016 risulta pari a -0,1% (era nulla il mese precedente). Rispetto a settembre 2015, i prezzi dei beni fanno registrare una flessione pari a -0,2% (era -0,5% ad agosto), mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi scende a +0,4% (da +0,5% del mese precedente). Di conseguenza, rispetto ad agosto 2016, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si riduce di quattro decimi di punto percentuale.

La diminuzione su base mensile dell’indice generale dei prezzi al consumo è principalmente ascrivibile ai cali congiunturali, in larga parte dovuti a fattori stagionali, dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-3,0%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,9%). I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,1% su base mensile e registrano una variazione nulla su base annua (da +0,6% di agosto).

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto aumentano dello 0,1% in termini congiunturali e dello 0,2% in termini tendenziali (era +0,1% ad agosto). Secondo le stime preliminari, l’indice dei prezzi al consumo armonizzato (Ipca) aumenta dell’1,9% su base mensile e dello 0,1% su base annua, con un’inversione di tendenza dal -0,1% di agosto.

Prezzi in salita anche nell’Eurozona, con un +0,4% a settembre rispetto al +0,2% di agosto secondo la stima flash di Eurostat. Guardando alle principali componenti, i servizi hanno il tasso più alto (1,2% da 1,1% di agosto), seguiti da alimentari, alcol e tabacco (0,7% da 1,3%), beni non energetici (0,3%, stabili) ed energia (-3% da 5,6%). (fonte Confcommercio su dati Istat)

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