Dati preliminari Istat: dopo otto mesi di variazioni negative dei prezzi al consumo su base annua l’indice dei prezzi al consumo fa segnare aumenti contenuti, sia su base annua (+0,2%) che su base mensile (+0,5%)
“Dopo otto mesi di variazioni negative dei prezzi al consumo su base annua, a gennaio 2021 l’inflazione torna positiva, seppur in misura contenuta“.
Così l’Istat nella suanota sulle stime preliminari di gennaio analizza l’uscita dalla deflazione.
L’indice nazionale per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,5% su base mensile e dello 0,2% su base annua (da -0,2% di dicembre). L’Inflazione acquisita per il 2021è pari a +0,4% per l’indice generale e a +0,2% per la componente di fondo. “L’inflazione – spiega l’istituto di statistica – torna positiva prevalentemente per l’attenuarsi della flessione dei prezzi dei Beni energetici (da -7,7% del mese precedente a -5,5%), sia nella componente regolamentata (da -7,0% a -3,6%) sia in quella
non regolamentata (da -8,1% a -6,3%), e, in misura minore per il calo meno pronunciato dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da -0,7% a -0,1%)”. L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi e quella al netto dei soli beni energetici accelerano lievemente rispettivamente a +0,7% e a +0,8%, entrambe da +0,6%.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) registra una diminuzione su base mensile dell’1,1%, per effetto dei saldi invernali prevalentemente di Abbigliamento e calzature di cui l’indice Nic non tiene conto, e un aumento dello 0,5% su base annua (da -0,3% di dicembre). L’avvio dei saldi invernali diversificato tra le regioni, a differenza dello scorso anno quando iniziarono tra il 4 e il 5 gennaio, produce infatti un calo mensile dei prezzi di Abbigliamento e calzature (-18,8%) meno ampio di quello di gennaio 2020 (-22,7%), che si riflette sull’andamento annuo sia di questo raggruppamento merceologico sia dell’indice generale.
A gennaio “rimbalzo” dell’inflazione anche nell’Eurozona
Forte rimbalzo dell’inflazione media nell’area euro. A gennaio la crescita media dei prezzi al consumo è tornata positiva con un più 0,9% su base annua, secondo la stima preliminare diffusa da Eurostat, dopo quattro mesi consecutivi di valori negativi, tutti al meno 0,3%.
L’inversione di tendenza ha coinvolto moli Paesi dell’area valutaria ma a trainare il dato generale è stata soprattutto la Germania, dove causa fattori una tantum l’inflazione è passata da un meno 0,7% a dicembre ad un più 1,6% a gennaio.