scritto da Redazione Ulisseonline - 10 Gennaio 2015 08:56

ANCE Salerno: le imprese edili nella morsa della stretta creditizia

foto Angelo Tortorella

La stretta creditizia ha continuato per tutto il secondo semestre 2014 a farsi sentire sulle imprese della filiera delle costruzioni. I dati raccolti ed elaborati dal Centro Studi ANCE Salerno –  Analisi qualitativa su base semestrale delle dinamiche del settore edile in provincia di Salerno II/2014-I/2015 – delineano il quadro complessivo di un comparto che non riesce a riattivare relazioni con il circuito bancario funzionali al rilancio degli investimenti. «Colpisce il dato – sottolineano gli analisti del Centro Studi ANCE Salerno – che soltanto il 16% del campione intervistato (100 aziende edili suddivise in tre fasce di fatturato: fino a 5 milioni di euro; fra 5 e 20 milioni di euro; oltre 20 milioni di euro) che ha richiesto finanziamenti li ha, poi, ottenuti». Altrettanto significativo il dato del campione pari al 38% delle imprese che non ha ritenuto (in sintonia con il calo della domanda di credito in atto) di richiedere prestiti. Complessivamente solo 46 imprese su 100 hanno avanzato domanda di nuovo credito.

La qualità delle relazioni tra imprese e circuito bancario viene giudicata sufficiente dal 41% del campione ed insufficiente dal 40%. La percentuale più alta che esprime la valutazione di “buono” rispetto al rapporto banca/imprese edili si colloca nel range di aziende con un fatturato superiore ai 20 milioni di euro (20%); seguono le aziende con meno di 5 milioni di euro (16,2%); e poi le imprese tra 5 e 20 milioni di euro (11,1%).

A conferma della restrizione del  merito del credito  si configura l’analisi dei trend relativi alle richieste di ristrutturazione del debito delle aziende edili. In questo caso solo il 10% del panel intervistato dichiara di avere concluso positivamente l’iter relativo alla revisione dell’esposizione debitoria. Il 26%, invece, si è vista rifiutata la richiesta, mentre il 45% ha ritenuto di non procedere in tale direzione ed il 19%, pur avendo pensato a questa soluzione, ha, poi, deciso di non avanzare richiesta.

 Rimane sempre alta la percentuale di imprese che ritiene la contrazione del credito uno degli elementi in grado di alimentare il rischio usura in provincia di Salerno: essa è pari al 44% (totalmente d’accordo), valore che, sommato al 26% di “abbastanza d’accordo”, determina un 70% di imprenditori che si dichiarano potenzialmente esposti al rischio usura. (foto Angelo Tortorella)

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

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