Le stime preliminari dell’Istat registrano una variazione nulla su base mensile e un aumento dell’1,6% su base annua (a settembre era +1,4%). La ‘inflazione di fondo’, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, passa da +0,7% a +0,8%, mentre quella al netto dei soli beni energetici rimane stabile a +0,9%.
Secondo le stime preliminari dell’Istat, a ottobre l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra una variazione nulla su base mensile e un aumento dell’1,6% su base annua (da +1,4% di settembre).
La leggera ripresa dell’inflazione, spiega l’Istituto statistico, si deve principalmente all’impennata dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +5,6% di settembre a +9,3%) e all’accelerazione dei prezzi dei Servizi vari (da +0,5% a +2,3%), in parte mitigate dal rallentamento dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (che passano da +2,4% a +0,8%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,5% a +1,9%). La ‘inflazione di fondo’, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, passa da +0,7% a +0,8%, mentre quella al netto dei soli beni energetici rimane stabile a +0,9%.
L’aumento congiunturale dell’indice generale dei prezzi al consumo si deve prevalentemente alla crescita dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (+4,6%) e, in misura più contenuta, dei Beni energetici non regolamentati (+1,4%), solo in parte bilanciata dalla riduzione dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-2,1%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,7%), per lo più imputabile a fattori di tipo stagionale.
L’inflazione accelera per i beni (da +1,7% registrato nel mese precedente a +1,9%) e per i servizi (da +1,0% a +1,3%); rispetto al mese di settembre il differenziale inflazionistico tra servizi e beni rimane negativo e passa da -0,7 punti percentuali a -0,6. L’inflazione acquisita per il 2018 è +1,2% per l’indice generale e +0,7% per la componente di fondo.
Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta dello 0,2% su base mensile e dell’1,7% su base annua (in accelerazione da +1,5% osservato nel mese precedente.
Nell’Eurozona l’inflazione sale al 2,2%. L’inflazione sale al 2,2% a ottobre, in aumento dal 2,1% di settembre. E’ la stima flash di Eurostat. Guardando alle componenti principali, a pesare di più è l’energia (10,6% rispetto a 9,5% di settembre), seguita da alimentari, alcolici e tabacchi (2,2% contro 2,6%), i servizi (1,5% dopo 1,3%) e i beni industriali non energetici (0,4% dopo 0,3%). (fonte Confcommercio su dati ISTAT)