Salerno, al Teatro Ghirelli “Rubedo -o Opera al Rosso”
Sabato 2 alle 19:00 e domenica 3 marzo alle 18:00 al Teatro Ghirelli in scena Giuseppe Affinito, regista oltre che interprete
Sabato 2 alle 19:00 e domenica 3 marzo alle 18:00 al Teatro Ghirelli in scena Giuseppe Affinito, regista oltre che interprete, con “Rubedo -o Opera al Rosso”.
L’opera designa in alchimia l’ultima delle fasi di trasmutazione chimica che culminano nel compimento della pietra filosofale e nella conversione dei metalli vili in oro. Questo passaggio avviene per sublimazione, sotto l’effetto del fuoco o dello Spirito, per citare Marguerite Yourcenar. Da questa suggestione trae ispirazione il testo – vincitore del Premio Serra Campi Flegrei 2023: qui la materia alchemica da plasmare è l’anima e l’opera da realizzare, preziosa come l’oro, prodigiosa come l’eternità, consiste nell’individuazione, dell’essere sé.
Lo spettacolo racconta della figura di un giovane poeta omosessuale, che si aggira in scena come in uno spazio impalpabile della memoria, delle domande, dei silenzi, tra i ricordi, tra i propri pezzi scomposti, le tracce di sé negli oggetti, nei volti, nelle persone. Inizia così il monologo di un’anima acerba in cerca della sua costruzione e definizione; una specie di gioco, ironico e dolcissimo, che porta il protagonista a confrontarsi con la sua storia, i dolori, le gioie e la vitalità che lo hanno accompagnato nella strada verso la scoperta e l’accettazione di sé.
Tra dialoghi impossibili, soliloqui, travestimenti, canzoni e versi, intesse una danza della memoria, una sentita elegia di vita antica e nuova, una festa di parole da offrire e condividere. Una sorta di monologo interiore per riflettere su una condizione esistenziale – che è, anche, intimamente generazionale: quella di un disperato e disperante desiderio di scoprirsi, amarsi e dare un senso al proprio stare al mondo.