Minori, l’arte celebra il Natale con la “magia” della ceramica
Nato ad Atrani dove ha vissuto la sua infanzia e parte della sua adolescenza, Nicola Moliterno ha maturato la passione dei presepi tra Atrani ed Amalfi dove la tradizione era ed è ancora radicata, infatti, nell'approssimarsi del Natale, la costruzione del presepe, diveniva un rito a cui partecipavano tutti dai più piccoli ai più grandi, e nel freddo inverno atranese sembrava dare calore a tutta la famiglia
Di Nicola Moliterno ci ha sempre colpito la sua umiltà, un pudore che lo porta quasi a “nascondersi”, a centellinare le parole, rifugge dal ricordare il suo passato lavorativo nell’ambito alberghiero, ma diventa più loquace quando parla della sua passione per la ceramica, e soprattutto per i presepi che gli ricordano l’infanzia, il tepore dell’ambiente familiare.
Nato ad Atrani dove ha vissuto la sua infanzia e parte della sua adolescenza, ha maturato la passione dei presepi tra Atrani ed Amalfi dove la tradizione era ed è ancora radicata, infatti, nell’approssimarsi del Natale, la costruzione del presepe, diveniva un rito a cui partecipavano tutti dai più piccoli ai più grandi, e nel freddo inverno atranese sembrava dare calore a tutta la famiglia. Forse è stato proprio quell’atmosfera vissuta nell’infanzia a determinare in Nicola Moliterno la passione per il presepe e con i suoi personaggi: La natività con il Bambinello, Giuseppe e Maria “riscaldati” dal bue e l’asinello, diventano il suo mondo artistico e creativo.
Oggi, nel silenzio della sua casa a Capitignano, piccola borgata di Tramonti, circondata da forma alle splendide statuine dei suoi presepi, che fanno parte della sua vita. Moliterno, a 71 anni, dà sfogo alla sua creatività e pur essendo un autodidatta, ovvero senza formazione scolastica, negli anni ha raggiunto una “maturità” che affascina gli amanti dell’arte presepiale. La sua umiltà lo porta a confrontarsi con coloro che, animati da identica passione, danno suggerimenti e consigli che accetta volentieri. Così, partendo dai presepi, che si rifacevano alla scuola napoletana del 700, ha compiuto un evoluzione, raggiungendo la stilizzazione della figura della Natività.
Ci racconta: “Oggi, forse anche per necessità creo presepi più piccoli, perché in questo modo, possono utilizzare al meglio il mio piccolo forno”. Ci ha spiegato il lavoro che sta nelle sue creazioni, realizzati (potremmo dire in modo fortunoso) sul tavolo della sala da pranzo, (non avendo un vero e proprio laboratorio) compiuto con tenacia, partendo dall’argilla a cui bisogna dare la forma voluta. Dice: “Il blocco d’argilla, si svuota per dare la forma che s’intende dare al presepe e poi si inseriscono i vari personaggi, alla natività, aggiungendo le statuine di contorno”.
Il momento delicato è la cottura nel forno, dove l’opera appena creata deve stare per ben 24 ore. Il presepe creato, rimane del colore dell’argilla grezza ma Moliterno non rifugge a volte a colorarle con i colori a tempera. Il suo estro creativo è talmente apprezzato che Maurizio Ruggiero, minorese che insegna a Valdobbiadene (TV) -Terra del prosecco- allestisce da ben 14 anni un artistico presepe della tradizione napoletana, in cui inserisce molti pastori di Moliterno.
Su insistenza di alcuni amici, quest’anno Moliterno, esce dal suo abituale “riserbo” ” ed espone da Sabato 23 Novembre a Domenica 8 Dicembre festa dell’Immacolata, alcune sue opere nello spazio espositivo “AD9Arte” del dottore Antonio Daponte -Corso Vittorio Emanuele 26 a Minori – nella Mostra CHRISTMArte, cui partecipano le napoletane; Carmela Masturzo, Maria Rosaria Scarfiglieri, Norma Verrelli (tre amiche che condividono la stessa passione).
Le tre ceramiste, nel loro cammino artistico hanno sempre cercato di esplorare nuovi percorsi creativi, infatti, le loro opere esprimono l’attenzione nei dettagli e l’innovazione nella lavorazione nell’antica arte della ceramica, mentre Gianni Trezza oltre a coltivare la sua passione per l’acquerello ha sempre creato rappresentazioni della natività riprendendoli dal vissuto della tradizione familiare.
I suoi presepi ci raccontano angoli della Costiera Amalfitana e con le loro campane di vetro ci riportano al passato. L’esposizione, favorisce un dialogo di appassionati d’arte, locali e napoletani, in cui trionfa la Magia del Natale.