scritto da Gildo De Stefano - 29 Marzo 2021 13:52

Luigi Buommino, l’artista della Napoletanità

La pandemia non ferma l’arte, soprattutto se essa viene esternata tra le mura domestiche o in appositi studi artistici. È il caso di Luigi Buommino, nato nel rione Sanità nel 1942, maestro dell’intaglio, scultore, modellatore, restauratore.

Da anni la sua produzione di opere lignee ha fatto scuola; ispirate ai modelli tradizionali, esprimono tutta la sensibilità moderna del loro autore. Che siano volti di Pulcinella, scene di animali, busti di San Gennaro, la mano di Buommino – decantata anche dal maestro Roberto De Simone, che nella sua casa-museo possiede una sua preziosa creazione – sorprende ogni ammiratore, specialmente in un’epoca in cui si sta perdendo la manualità nell’arte figurativa.

Per diversi anni i suoi studi-atelier d’antiquariato in via Carlo Poerio, vicoletto Sant’Arpino a Chiaia e via Nardones sono stati punti di riferimento nonché luoghi d’incontro di svariati artisti, personaggi dello spettacolo, importanti esponenti politici e calciatori come Diego Armando Maradona. Da non dimenticare la sua opera con le bandiere dei Paesi partecipanti al G7 di Napoli nel 1994, elogiata anche dalla famiglia Clinton.

Recentemente ospite di Paola Perego su RaiUno nella trasmissione “Il filo rosso”, Buommino è artista sensibile e poetico, radicato incisivamente alla tradizione partenopea e fortemente intriso della verace napoletanità e fortemente aderente ad una profonda cristianità, infatti attualmente sta ultimando una scultura di Padre Pio, come si nota nella foto, opera anch’essa che andrà con tutta probabilità e come usa fare solitamente l’autore, in dono a qualche ente o opera di misericordia, come nel caso del San Gennaro che Buommino ha recentemente donato, in tempi di Covid, al prof. Ascierto dell’Istituto ‘Pascale’, a dimostrazione di come Buommino sia impegnato anche nella beneficenza e a conferma di di una vocazione per un’arte sinonimo di poesia e di amore.

Saggista e musicologo, è laureato in “Sociologia delle Comunicazioni di Massa”. Tra i suoi libri ricordiamo: Il Canto Nero (Gammalibri, Milano, 1982), Trecento anni di jazz (SugarCo, Milano, 1986), Jazz moderno (Kaos, Milano, 1990), Vesuwiev Jazz (E.S.I., Napoli, 1999), Il popolo del samba (RAI-ERI, Roma, 2005) prefazionato da Chico Buarque de Hollanda, Ragtime, Jazz & dintorni (SugarCo, Milano, 2007), prefazionato da Amiri Baraka (Leroi Jones), Saudade Bossa Nova (Logisma, Firenze, 2017) prefazionato da Gianni Minà, Una storia sociale del jazz (Mimesis Edizioni, Milano 2014), prefazionato da Zygmunt Bauman. Per i “Saggi Marsilio” ha pubblicato l’unica Storia del ragtime edita in Italia e in Europa, in due edizioni (Venezia, 1984 e 1989). Ha scritto tre monografie su: Frank Sinatra (Marsilio, Venezia, 1991) prefazionato da Guido Gerosa, The Voice – Vita e italianità di Frank Sinatra (Coniglio, Roma, 2011) prefazionato da Renzo Arbore, Frank Sinatra, L'italoamericano (LoGisma, Firenze 2021); ed altre su Vinicio Capossela (Lombardi, Milano, 1993), Francesco Guccini (Lombardi, Milano, 1993), Louis Armstrong (E.S.I., Napoli, 1997), un paio di questi con prefazioni di Renzo Arbore. Collabora con la RAI, per la cui struttura radiofonica ha condotto diverse trasmissioni musicali, e per La Storia siamo noi ha contribuito allo special su Louis Armstrong. Tiene periodicamente stage su Civiltà Musicale Afroamericana oltre a collaborare con la Fondazione Treccani per le voci afroamericane. Tra i vari riconoscimenti ha vinto un Premio Nazionale Ministeriale di Giornalismo e quello Internazionale “Campania Felix” per la sua attività di giornalista per la legalità, nonché risultando tra i finalisti del Premio letterario 'Calvino' per l’inedito. Per la narrativa ha pubblicato un romanzo breve per ragazzi dal titolo Easy Street Story, (L’isola dei ragazzi Editore, Napoli 2007), la raccolta di racconti È troppo tardi per scappare (Il Mondo di Suk Editore, Napoli 2013), due edizioni del romanzo epistolare Caro Giancarlo – Epistolario mensile per un amico ammazzato, (Innuendo Edizioni, Terracina 2014, e IOD Edizioni, Napoli 2022), che gli hanno valso il Premio ‘Giancarlo Siani’ 2014, ed il romanzo storico Ballata e morte di un gatto da strada – Vita e morte di Malcolm X (NUA Edizioni, Brescia 2021), prefazionato da Claudio Gorlier, con postfazione di Walter Mauro, e supervisionato da Roberto Giammanco, e Diario di un suonatore guercio (inFuga Edizioni, Anzio 2023). È il direttore artistico del Festival Italiano di Ragtime. Il suo sito è www.gildodestefano.it

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