Cava de’ Tirreni, Stefania De Pascale con “Piantare patate su Marte” ha aperto ieri sera la XVI edizione del Premio Com&Te
Sollecitata dalle numerose domande degli studenti della giuria popolare del Premio speciale Com&Te Giancarlo Siani, Stefania De Pascale ha parlato poi dell’applicazione pionieristica di tecniche come l’idroponica e l’aeroponica a ciclo chiuso, l’agricoltura verticale e l’illuminazione artificiale a LED

“Gli astronauti bevono il caffè. Lo confeziona la Lavazza appositamente per i voli spaziali”.
A rivelarlo al folto pubblico che ha partecipato ieri sera al primo appuntamento della XVI edizione della Rassegna letteraria Premio Com&Te, la professoressa Stefania De Pascale, docente dell’Università Federico II di Napoli, autrice del saggio Piantare patate su Marte Il lungo viaggio dell’agricoltura, edito da Aboca.
Ma oltre a questo caffè spaziale, cos’altro si può coltivare nello spazio?
“Il modo di nutrirsi degli astronauti è cambiato -ha spiegato Stefania De Pascale- All’inizio adoperavano delle pappette contenute in contenitori somiglianti a quello del dentifricio. E nello spazio, a bordo delle astronavi e delle stazioni, si impara anche a riutilizzare le risorse: si purifica l’acqua, si rigenerano le urine e si condensa il sudore. Il concetto di scarto non esiste, perché tutto è pensato in ottica circolare per allungare il più possibile la durata delle missioni. Ortaggi da foglia, come le insalate, hanno dimostrato una buona adattabilità alle condizioni di microgravità e sono coltivati con successo a bordo della stazione spaziale nelle “salad machines”. Ma anche i cereali, i pomodori nani, le barbabietole, i ravanelli e numerose altre piante utilizzate a scopo alimentare sono state coltivate in ambiente spaziale e assaggiate dagli astronauti. La parte più interessante della coltivazione spaziale ci sarà solo nei prossimi anni”.
Al solito è stata molto attenta la partecipazione del pubblico nell’affollatissima Sala Tramontana dell’Holiday Inn di Cava de’ Tirreni, che ha seguito la presentazione della pubblicazione della prof.ssa De Pascale con grande interesse e curiosità.
“L’obiettivo possibile è arrivare di nuovo sulla Luna, mentre per Marte ci sarà ancora da lavorare”, ha chiarito la De Pascale.
A stimolare l’autrice, nelle vesti di intervistatori, sono stati la dottoressa Emilia Di Mauro e l’avvocato Marco Salerno.
“Come sarebbe il mondo senza piante? Semplicemente non esisterebbe -ha precisato la scrittrice- la nostra vita dipende dal regno vegetale, a cui siamo legati da una relazione simbiotica, anche se spesso lo ignoriamo. La nostra sopravvivenza dipende dalle piante, anche nello spazio non potremmo fare a meno di loro”.
Sollecitata dalle numerose domande degli studenti della giuria popolare del Premio speciale Com&Te Giancarlo Siani, Stefania De Pascale ha parlato poi dell’applicazione pionieristica di tecniche come l’idroponica e l’aeroponica a ciclo chiuso, l’agricoltura verticale e l’illuminazione artificiale a LED per le piante nello studio dell’agricoltura spaziale ha già stimolato lo sviluppo di sistemi simili nelle nostre colture protette, con potenziali vantaggi soprattutto laddove le risorse sono scarse o degradate. Un riferimento, quest’ultimo, che ha trovato riscontro anche nelle domande degli studenti della Sezione Alberghiera dell’IIS Della Corte Vanvitelli, dove, con questi metodi, vengono coltivate erbe aromatiche e spezie da adoperare in cucina.
Non poteva mancare un accenno ad Elon Mask e ai suoi progetti di arrivare su Marte. “La preoccupazione -ha affermato la scrittrice- è che i privati possano avere più interessi economici che scientifici. Spero che ci si dia presto delle regole comuni nell’approccio allo spazio”.
“Intanto, pensiamo alla Terra -ha esortato la docente universitaria- qui dobbiamo arrivare ad avere una sostenibilità dell’agricoltura per produrre cibo che secondo previsioni della FAO dovrà servire per almeno il 60% della popolazione in più negli anni a venire. Non esiste una sola agricoltura, ma ce ne sono diverse. La piccola agricoltura, il piccolo orto, possono andare bene ma non certo per sfamare il mondo”.
Prossimo salotto letterario venerdì 4 aprile con il libro Tropico Mediterraneo Viaggio in un mare che cambia di Stefano Liberti, edito da Laterza. (Foto Francesco Cuccaro)