Al Nuovo Teatro Sancarluccio domani sera in scena Il Fulmine della Terra
Domani sera alle ore 21, al Nuovo Teatro Sancarluccio, a via S. Pasquale a Chiaia 49, va in scena Il Fulmine della Terra con Orazio Cerino, uno spettacolo scritto e diretto da Mirko Di Martino.
Si tratta di un’unica data in esclusiva a Napoli per lo spettacolo che, col Patrocinio del Giffoni Film Festival, è stato finalista al “Roma Fringe Festival” 2014, dove ha ottenuto una nomination per il premio al “Miglior attore”.
Trent’anni. La distanza che divide una generazione da un’altra. Lo spazio che separa una storia da un’altra. Trent’anni fa c’era una terra che oggi non c’è più. In mezzo c’è una data, il 23 novembre del 1980, e un terremoto lungo 100 secondi. Lungo trent’anni. Le case sono state ricostruite, i morti compianti, i fondi spesi. Ma la terra continua a tremare, perchè i conti con il passato sono ancora aperti, perché c’è ancora qualcosa che aspetta di essere recuperato. Trent’anni fa, l’Italia cantava “Disco Bambina” con Heather Parisi, esultava per l’oro di Pietro Mennea, indossava i pantaloni stretti di Miguel Bosè, ballava al suono della Disco-music. Trent’anni fa, l’Italia si guarda allo specchio nelle macerie dell’Irpinia e non si riconosce.
Lo spettacolo, basato su articoli di giornale, testimonianze e documenti originali, ricostruisce i primi giorni del sisma raccontando, a volte con ironia e a volte con crudezza, le storie delle vittime e dei soccorritori, i ritardi, l’impreparazione e gli errori dei soccorsi; ma è anche anche il racconto di un’epoca, un’ironica e a tratti dolorosa narrazione dell’Italia del 1980, rivissuta attraverso le musiche, i film e la TV di quegli anni, che rendono ancora più amaro il contrasto tra la spensieratezza dell’ ”Italia da bere” e la tragicità del sisma.