Violenza e disagio sociale a Napoli e dintorni
Due uomini, a quanto sembra poco più che adolescenti, da uno scooter hanno scaricato dieci colpi forse da una mitraglietta.
Quello che è accaduto l’altro ieri sera a Sant’Anastasia in provincia di Napoli lascia a bocca aperta. Oddio, non è il primo caso. E non sarò neanche l’ultimo dell’assurda violenza che spesso vede vittime innocenti a Napoli e nel suo popoloso hinterland. Due uomini, a quanto sembra poco più che adolescenti, da uno scooter hanno scaricato dieci colpi forse da una mitraglietta. I proiettili di rimbalzo hanno ferito un’intera famiglia: padre, madre e figlia di dieci anni. Ad avere la peggio è proprio la bambina, colpita allo zigomo, ora in rianimazione al Santobono di Napoli. A quanto sembra i colpi sono stati sparati per vendetta, ma la famiglia coinvolta non c’entrava nulla. Cosa aggiungere? L’hinterland napoletano, e alcune zone della città partenopea, vivono un’enorme situazione degrado, dove la delinquenza giovanile la fa da padrona ed è fuori controllo. Una presenza maggiore dello Stato, non solo in quanto a forze dell’ordine, ma anche di politiche sociali è a dir poco indispensabile. E’ fin troppo vasto e diffuso il disagio sociale, che in primo luogo coinvolge i più giovani, per non intervenire in modo oculato e massiccio.