scritto da Pasquale Petrillo - 06 Febbraio 2024 08:57

Vicenda Salis, meglio non buttarla in caciara

Un conto è salvaguardare i diritti che devono essere riconosciuti ad un detenuto e che, a quanto pare, nel caso di Ilaria Salis lasciano assai a desiderare. Altra cosa è intromettersi in un procedimento giudiziario. Peggio ancora se di uno Stato estero

foto Giovanni Armenante

Roberto Salis, il papà di Ilaria, la 39enne antifascista in carcere in Ungheria, polemizza contro il governo italiano, accusandolo in buona sostanza di non fare il necessario per la liberazione della figlia. Le autorità governative italiane, da parte loro, ribadiscono che non possono intromettersi in una decisione della magistratura ungherese, indipendente ed autonoma fino a prova contraria. Fermo restando «l’impegno del governo a far rispettare i diritti dei detenuti previsti dalle norme europee». Bene, un conto è salvaguardare i diritti che devono essere riconosciuti ad un detenuto e che, a quanto pare, nel caso di Ilaria Salis lasciano assai a desiderare. Altra cosa è intromettersi in un procedimento giudiziario. Peggio ancora se di uno Stato estero. E l’Ungheria, piaccia o meno, Orban o non Orban, è ancora uno stato di diritto e membro dell’Unione europea. La Salis è sotto giudizio in quanto ritenuta responsabile di un’aggressione violenta ad alcuni neonazisti. L’auspicio è che dimostri la propria innocenza. Alle nostre autorità il compito di garantirle la massima assistenza e soprattutto il rispetto della dignità della persona oltre che di detenuta. Punto. Inutile e dannoso buttarla in caciara.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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