Ucraina, vittime di serie B
Quand'è che vedremo cortei e proteste nelle nostre piazze e nelle nostre università sventolando le bandiere ucraine accanto a quelle palestinesi?
Nel “brutale attacco russo” di oggi sull’Ucraina “finora sono morte almeno 37 persone, tra cui tre bambini, e 170 sono rimaste ferite, tra cui 13 bambini”. Lo ho scritto ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Per la cronaca è stato colpito anche un ospedale pediatrico dove vengono curati bambini per cancro e altre gravo patologie. Il nostro ministro degli esteri Antonio Tajani ha accusato la Russia di crimini di guerra. Perché questi sono. Crimini di guerra. Con la chiara volontà russa di colpire i civili, persino gli ospedali. Come avviene a Gaza. Quand’è che vedremo cortei e proteste nelle nostre piazze e nelle nostre università sventolando le bandiere ucraine accanto a quelle palestinesi? Forse mai. In fondo, come spesso accade, ci sono morti di serie A e morti di serie B. La causa? La distorsione della politica, capace di stravolgere la realtà dei fatti e non solo la loro percezione.