Trump, è follia?
Delirio di onnipotenza senz'altro. Quella di Trump sembra un forma violenta di priapismo politico. E nei confronti del Vecchio Continente siamo ad una sorta di machismo. L'impressione, tuttavia, è che gli Stati Uniti rischiano di rimanere politicamente isolati

Parliamo, anzi scriviamo ancora di Trump, ma non si può fare diversamente. Il neo presidente americano è un fiume in piena. Ogni giorno tira fuori qualche proposta surreale accompagnata da iperboli verbali che, al di là del merito, hanno come ingrediente forte e immancabile la maleducazione condita da cinismo accattone e da feroce bullismo. Forse straparla per soddisfare il proprio elettorato, sta di fatto che questo modo di agire fa male soprattutto all’America e a tutto ciò che per decenni ha rappresentato per il mondo libero. L’ultima uscita trumpiana è volgare e devastante. Ha decretato dazi del 25 per cento alla Ue, nata, a suo dire, per truffare gli Usa. Siamo fuori dalla grazia di Dio. E’ follia? Difficile a dirsi. Delirio di onnipotenza senz’altro. Quella di Trump sembra un forma violenta di priapismo politico. E nei confronti del Vecchio Continente siamo ad una sorta di machismo. L’impressione, tuttavia, è che gli Stati Uniti rischiano di rimanere politicamente isolati, ma più ancora di farsi odiare anche da quanti finora erano amici a prescindere. Sarà solo questione di tempo, Trump quasi sicuramente si sgonfierà. Nella speranza, però, che non abbia nel frattempo compiuto danni irreparabili.