Toti e la giustizia ingiusta. Speriamo di no…
La magistratura deve fare il suo lavoro e ha bisogno di tempo. Le accuse circa una giustizia ad orologeria, visto che fra un mese si vota alle europee, sono comprensibili, tuttavia, lasciano il tempo che trovano. Ad ogni modo, per Toti vale indiscutibilmente la presunzione di innocenza fino all'emissione di una sentenza definitiva di colpevolezza
E’ stato arrestato per corruzione il governatore Giovanni Toti. Il presidente della Regione Liguria è coinvolto in un’inchiesta su concessioni portuali e finanziamenti elettorali. Le accuse sono gravissime. O meglio, la complessiva vicenda giudiziaria sembra assai complicata, grave e di grossa portata. Questo al di là delle specifiche e tutto sommato limitate accuse rivolte a Toti. Ad ogni modo, non è per nulla da escludere che in Liguria si torni in tempi brevi al voto. E forse questa potrebbe essere la soluzione migliore. La magistratura deve fare il suo lavoro e ha bisogno di tempo. Le accuse circa una giustizia ad orologeria, visto che fra un mese si vota alle europee, sono comprensibili, tuttavia, lasciano il tempo che trovano. Ad ogni modo, per Toti vale indiscutibilmente la presunzione di innocenza fino all’emissione di una sentenza definitiva di colpevolezza. I rigurgiti giustizialisti che si notano in queste ore sono inappropriati e strumentali. Oddio, a parti politiche inverse, lo stesso è avvenuto pochi mesi fa per le vicende pugliesi. E’ la politica. La grande questione resta però una sola: quando tempo occorrerà alla giustizia per condannare o assolvere Giovanni Totti? Anni. Inevitabilmente. A meno che non ci siano ulteriori e rapidissimi nuove indagini. I tempi lunghi richiesti dalla giustizia rappresentano, purtroppo, un vulnus per la democrazia. E più ancora una condanna ingiusta e terribile per Toti se verrà scagionato fra un bel po’ di anni dalle accuse. Se così sarà, come spesso avvenuto in analoghi casi, saremo al cospetto dell’ennesima vicenda giudiziaria di una giustizia ingiusta. Speriamo di no…