scritto da Pasquale Petrillo - 15 Gennaio 2025 08:59

Terzo mandato, Zaia come De Luca?

Fino a quando ci sarà questo limite del terzo mandato bisogna rispettare la norma, nata sul presupposto che soprattutto in sede locale sia sempre auspicabile un rinnovamento. Mettendo in conto, ovviamente, che può anche accadere che il ricambio non dia risultati ugualmente apprezzabili. Questo però è un limite dei sistemi democratici, ma anche un suo punto di forza

foto Giovanni Armenante

Zaia come De Luca? Sembrerebbe, ma fino a un certo punto. A differenza di De Luca non c’è contrasto con il suo partito, la Lega. E di sicuro non agirà politicamente ed elettoralmente in contrapposizione. Ciò detto, sembra che la malattia del terzo mandato colpisce a destra come a sinistra. Ieri il presidente della Regione Veneto è andato giù pesante. Sul terzo mandato non accetta lezione “da bocche sfamate da 30 anni in Parlamento”. Ha negato che si formano centri di potere dopo tanti anni di governo regionale. Infine, minacciato di andare per la propria strada, spiegando anche che il divieto del terzo mandato è un’anomalia. Sembra di capire, però, che Zaia ce l’abbia con gli alleati di Fratelli d’Italia, interessati ad avere il prossimo candidato a governatore del Veneto. Ad ogni modo, vero è che Zaia è stato un ottimo governatore con un seguito quasi plebiscitario. E’ altrettanto vero che il terzo mandato non è uno dei dieci comandamenti scolpiti nella pietra e quindi di sicuro opinabile. Tuttavia, c’è una legge al riguardo e va rispettata. Non la si può aggirare quando fa comodo. Inoltre, che anni di governo in un ruolo così rilevante, come quello di governatore regionale, non produca clientele e centri di potere, è un’affermazione del tutto non credibile. E allora? Fino a quando ci sarà questo limite del terzo mandato bisogna rispettare la norma, nata sul presupposto che soprattutto in sede locale sia sempre auspicabile un rinnovamento. Mettendo in conto, ovviamente, che può anche accadere che il ricambio non dia risultati ugualmente apprezzabili. Questo però è un limite dei sistemi democratici, ma anche un suo punto di forza. Diversamente, il rischio è di avere delle dittature personali, delle satrapie camuffate da democrazie.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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