Soumahoro, dalla gloria alla polvere
Soumahoro, dalla gloria alla polvere
Dallo scorso mese di ottobre è ripresa la pubblicazione della rubrica Cornetto e Caffè curata dal nostro Direttore. Saranno commentati di volta in volta, in poche righe, temi e fatti di attualità. Dalla politica all’economia, dalla cultura al costume, dal lavoro alla scuola, dalla società allo sport.
Era il fiore all’occhiello Verdi e Sinistra italiana, ma nel giro di un mese è diventato un grave problema politico. Un fardello pesante da portare. Una fonte di grave imbarazzo per Bonelli e Fratoianni, i due leader di Verdi e Sinistra italiana. Il protagonista in negativo è Aboubakar Soumahoro. Il sindacalista ivoriano nel giro di poche settimane è passato dalla gloria per l’elezione a deputato della Repubblica Italiana alla polvere. Travolto, infatti, dalle indagini sulle irregolarità delle cooperative gestite dalla suocera e dalla moglie. Sospetti gravi per uno come lui che si era occupato di tutela dei diritti dei braccianti e della lotta al caporalato. Ad ogni modo, non è il caso di emettere sentenze affrettate. Ci penseranno i giudici a verificare eventuali responsabilità. Resta l’aspetto politico con la poca accortezza della politica, sempre alla caccia di icone, di personaggi simboli da candidare e da sfruttare elettoralmente. Le solite furbate, che fanno tutti i partiti in verità, ma che a sinistra costituiscono un modo d’essere. A volte riescono. A volte però si fanno dei brutti ruzzoloni come nel caso di Soumahoro. Ricordate Renato Carosone nella canzone Tè piaciuta? “Se il mellone è uscito bianco/E mo’ cu chi t”a vuó’ pigliá?!”. E’ quello che è capitato a Bonelli e Fratoianni. Pazienza. La vicenda Soumahoro avrà per loro di sicuro un valore pedagogico. E in futuro saranno più accorti. Si spera.