Scudetto, la festa rinviata
Doveva essere il giorno del terzo scudetto del Napoli, ma la festa preparata nei minimi dettagli è rimandata solo di qualche giorno
L’Inter ha fatto il suo dovere. La Salernitana pure. Il Napoli no. E’ questa la sintesi dell’ultima giornata del campionato di calcio di serie A. Doveva essere il giorno del terzo scudetto del Napoli, ma la festa preparata nei minimi dettagli è rimandata solo di qualche giorno. Al Napoli, in fondo, manca solo la certezza matematica di uno scudetto vinto in modo più che strameritato. Per i punti conquistati, per il divario che lo divide dagli altri team, anche quelli più titolati, per il gioco spumeggiante e travolgente mostrato durante tutto l’arco del campionato. Non sono mancati gli sfottò per questo che è solo un contrattempo. Ma ci sta. L’entusiasmo dei napoletani per una vittoria che manca da 33 anni, dai tempi del mitico Maradona, ai più è parsa eccessiva e spropositata. Napoli e i napoletani sono fatti però così. Sono tutto cuore, passione e sentimento. Sì, sono esagerati. In tutto. Nel bene e nel male. Ieri, in previsione dei festeggiamenti, è stata blindata la città, chiusi persino i musei. Poi, la delusione. Solo passeggera. E le ironie delle altre tifoserie, a cominciare da quella salernitana. In settimana, però, le bottiglie di spumante potranno essere stappate e festeggiare ad libitum. Questo è sicuro.