Polizia razzista?
L'accusa di razzismo alle nostre forze di polizia è generica. Mancano infatti, a supporto, episodi specifici e incontestabili. Per come è stata posta, l'accusa appare infondata e ingiustificata oltre che gratuita e immotivata
La Commissione contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa (Ecri) sostiene che, nel nostro Paese, la polizia faccia profilazione razziale durante le attività di controllo, sorveglianza e indagine, soprattutto nei confronti della comunità rom e delle persone di origine africana. Non solo: «le autorità non sembrano essere consapevoli della portata del problema e non hanno considerato l’esistenza della profilazione razziale come una forma di potenziale razzismo istituzionale». In pratica, il Consiglio d’Europa accusa la nostra polizia di razzismo. E con essa le nostre istituzioni. Immediate le reazioni. La premier Meloni ha affermato stizzita che le nostre forze dell’ordine «meritano rispetto, non simili ingiurie». E’ intervenuto anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ha telefonato al Capo della Polizia, esprimendogli lo stupore per le affermazioni contenute nel rapporto. Per poi ribadire la propria «stima e vicinanza alle forze di Polizia». Certo è che l’accusa di razzismo alle nostre forze di polizia è generica. Mancano infatti, a supporto, episodi specifici e incontestabili. Per come è stata posta, l’accusa appare infondata e ingiustificata oltre che gratuita e immotivata. Alla fine, a trarne profitto in termini di propaganda e consensi elettorali sono quanti su certi temi basano la loro politica. Salvini in primis, tanto per intenderci.