scritto da Pasquale Petrillo - 23 Aprile 2025 08:59

Papa Francesco e l’isolamento di Israele

Il governo Netanyahu non perdona le prese di posizione di Bergoglio su quello che è successo a Gaza e sulle responsabilità di Israele. Come se il Papa, un uomo di pace come Francesco, potesse chiudere gli occhi su quell'immane tragedia umana e guardare da un'altra parte

foto Giovanni Armenante

Fervono i preparativi per i funerali di Papa Francesco fissati per sabato prossimo. I leader e i dignitari di tutto il mondo annunciano la loro presenza in piazza San Pietro. Mancherà Putin, anche perché su di lui pende un mandato di arresto della Corte penale internazionale per crimini di guerra. E non ci sarà neanche il premier israeliano Netanyahu, anch’egli ricercato per crimini di guerra. A quanto si legge il governo italiano ha fatto sapere da tempo che non lo farebbe arrestare. Tuttavia, Netanyahu non ci pensa proprio di venire ai funerali di Francesco. A parte il cordoglio espresso dal capo dello Stato Herzog, dal governo israeliano è arrivato solo il silenzio e l’ostilità nei riguardi del pontefice anche da morto. Addirittura è stato ordinato di cancellare i post in omaggio a Papa Francesco pubblicati dalle ambasciate israeliane nel mondo. Il governo Netanyahu non perdona le prese di posizione di Bergoglio su quello che è successo a Gaza e sulle responsabilità di Israele. Come se il Papa, un uomo di pace come Francesco, potesse chiudere gli occhi su quell’immane tragedia umana e guardare da un’altra parte. In conclusione, Netanyahu non ha perso l’occasione per isolare ancora di più il proprio paese, accecato com’è da un odio che va ben oltre le legittime ragioni di sicurezza dello Stato della Stella di Davide. E’ quello che quasi sempre succede a chi è sordo alle ragioni degli altri, anche se avversari o nemici.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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